giovedì, Dicembre 26, 2024

Anm, incubo crac: saltata assemblea per approvare il bilancio 2016

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Anm: assemblea dei soci per approvare il bilancio 2016 (condizione posta dal Tribunale) saltata perché mancava il parere della società esterna di revisione dei conti. Nuova riunione convocata per stasera.

Ancora difficoltà per Anm, dopo che l’assemblea dei soci convocata mercoledì scorso per approvare il bilancio 2016 è saltata perché mancava il parere della società esterna di revisione dei conti.

Ora è corsa contro il tempo, perché il documento contabile va approvato prima dell’udienza prevista la prossima settimana. I ritardi sarebbero legati alla necessità di avere tutta la documentazione. Una nuova assemblea dei soci Anm è però convocata per stasera, per cui bisognerà approvare il bilancio entro mezzanotte.

I timori sono tanti, anche perché già sul bilancio 2015, approvato ad aprile 2017, la società di revisione aveva dichiarato l’ “impossibilità a esprimere un giudizio”. Come riporta “Il Mattino”, l’approvazione del bilancio è una delle condizioni poste dal Tribunale Fallimentare nei rilievi al piano del concordato. Nella relazione di luglio, infatti, il Tribunale aveva ammonito sulla necessità di avere un bilancio “redatto con chiarezza e che deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”.

Nel mirino dei giudici, anche i crediti che l’azienda di trasporto deve riscuotere dal Comune e l’incertezza sul valore dei beni messi in dismissione: l’officina di via Galileo Ferraris e la sede affittata ad Asìa di via Ponte dei Francesi.

Sulla questione, il Tribunale aveva sollevato dubbi sulle stime dell’officina di via Galileo Ferraris (valutata 4,8 milioni). Ma “non si comprendono le ragioni del valore così attribuito – scrivevano i giudici- sensibilmente inferiore rispetto al valore catastale pari a circa 7 milioni. Né è chiaro – proseguivano – il valore superiore al doppio di quello catastale attribuito all’immobile di via Ponte dei Francesi”, affittato attualmente ad Asìa come sede, stimato nella perizia circa 5,6 milioni.

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