Sono 31 i nuovi bus già consegnati ad Anm e che entrano in circolazione dai prossimi giorni a Napoli. A questi si aggiungeranno altri 9 bus in consegna entro la fine di questa settimana.
E’ pronta quindi a circolare la metà della nuova flotta degli autobus acquistata con un finanziamento al 70% della Regione Campania e al 30% dalle casse di Anm e che garantiranno ai napoletani e ai turisti che stanno tornando in città, una mobilità nettamente più confortevole e più rapida.
I nuovi bus manderanno infatti in pensione i vecchi mezzi acquistati negli anni 1996 e 1997, ormai usurati.
La nuova flotta è costituita da autobus di 12 metri con aria condizionata, pianale di accesso ribassato che rende facile entrare, display multimediale di bordo. Ma, soprattutto, i nuovi bus hanno una capacità di circolazione annua doppia rispetto ai loro predecessori ormai vetusti e un impatto ambientale molto più basso sull’aria cittadina.
Anm sta montando in questi giorni le obliteratrici a bordo dei nuovi bus e completando le pratiche di assicurazione, mentre non sarà necessario fare formazione agli autisti, visto che i bus sono uguali nella guida ai Citymood già arrivati lo scorso anno, acquistati dal Comune di Napoli.
“Questi 53 nuovi Citymood – spiega l’amministratore unico di Anm Nicola Pascale – si aggiungono dai 56 acquistati dal Comune di Napoli e ci consentono di rinnovare un quarto della nostra flotta. Con questi nuovi bus effettueremo il 50% dei servizi sulla rete urbana e circoleranno su tutte le linee. A questi si aggiungono i bus a metano ed ibridi, con motore elettroco e tradizionale, che hanno un impatto ambientale molto basso”.
La flotta si completerà nelle prossime settimane con l’arrivo di 20 citymood di 12 metri, alimentati a metano che andranno nel deposito di via Nazionale delle Puglie, dove c’è la stazione di rifornimento. Poi tra fine luglio e inizio settembre, con la pausa agostana nelle consegne, arriveranno 8 aubotus ibridi, mentre sono già arrivati e in circolazione i 13 minibus che hanno mandato in pensione i vecchi “pollicini” acquistati nel 1995.
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