Anm informa che lunedì 27 Novembre la Organizzazione Sindacale USB ha proclamato un’azione di sciopero di 24 ore in adesione allo sciopero nazionale di 24 ore del settore del trasporto pubblico. L’eventuale interruzione del servizio verrà gestita nel rispetto delle fasce di garanzia con le seguenti modalità:
Linee di superficie: (tram, bus, filobus) il servizio è garantito dalle ore 5:30 alle ore 8:30 e dalle ore 17:00 alle ore 20:00. Le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.
Funicolari: Mergellina, Centrale e Montesanto ultima corsa del mattino garantita alle ore 09.20. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 17.00. Ultima corsa serale ore 19:50.
Impianto di Chiaia chiuso. Attivo servizio navetta NC (segue fasce garanzia bus).
Metro Linea 1: prima corsa mattinale da Piscinola ore 06:30 e da Garibaldi ore 07:10. In caso di adesione, ultima corsa mattinale da Piscinola ore 09:10 e da Garibaldi ore 09:10. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana da Piscinola ore 17:00 e da Garibaldi ore 17:40. L’ultima corsa serale è garantita da Piscinola ore 19:30 e da Garibaldi alle ore 19:30.
Motivazioni dello sciopero:
• il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali;
• il superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti;
• la necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato;
• la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;
• il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato;
• una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le OO.SS. e le associazioni datoriali di categoria;
• blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali.
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