Stop alla vendita dei biglietti a bordo dei bus Anm. L’azienda ha infatti finito le scorte dei ticket venduti direttamente dagli autisti e dagli operatori a prezzo maggiorato da 1,50 euro (invece di 1,10 euro).
L’Anm, con una nota urgente inviata la settimana scorsa, ha chiesto nuove forniture perché le scorte sono esaurite. Ma il Consorzio Unico Campania, che stampa i titoli di viaggio, ha invece sottolineato, attraverso il presidente Gaetano Ratto, che in mano agli autisti ci sarebbero ancora 75mila biglietti a prezzo maggiorato (del valore di oltre 112mila euro e sufficienti per andare avanti altri 2 mesi).
La procedura prevede che i blocchetti da 60 a 250 biglietti siano consegnati direttamente agli autisti, che li vendono e poi entro il terzo giorno del mese successivo sono tenuti a versare l’intero incasso al Consorzio. La quota sull’aggio viene poi rimborsata sul successivo stipendio.
Dura replica del sindacato Usb sulla vicenda della scomparsa di 75mila biglietti per gli autobus Anm: “Il tentativo maldestro di voler addossare la responsabilità ai lavoratori, nella contabilità e gestione dei biglietti di Anm, e non ai funzionari e dirigenti del settore commerciale -riporta “Napoli Today”- è assolutamente un fatto grave, di una violenza mediatica inaudita, da cui prendiamo le distanze e rimandiamo le accuse al mittente.
Il consorzio unico Campania, a nostro avviso, dovrebbe chiarire la propria estraneità a quest’ennesima mala gestione o, in alternativa, chiarire come sia possibile che i dipendenti potessero avere nelle proprie disponibilità una plafond di biglietti di numero superiore (max 60) a quello previsto dall’accordo aziendale”.
Articolo pubblicato il: 10 Settembre 2018 17:07