Funicolari: il Comune di Napoli potrebbe prendere provvedimenti drastici dopo lo stop per le malattie di massa degli impiegati.
Il Comune di Napoli è a dir poco furioso per i numerosi disagi subiti dagli utenti delle funicolari cittadine, causate dalla chiusura anticipata degli impianti per le malattie di massa dei lavoratori. Non si escludono i licenziamenti, visto che i disagi sono andati avanti per ben quattro giorni consecutivi. Come riporta “Il Mattino”, in caso di malattie non certificate la perdita del posto di lavoro sarà una strada che Palazzo San Giacomo percorrerà con decisione. Le parole degli assessori Panini e Calabrese sono state chiare: “L’amministrazione comunale non sopporterà oltremodo una situazione vergognosa che danneggia solo ed esclusivamente i cittadini e i turisti privati di strategici mezzi di trasporto. Abbiamo già chiesto all’Anm di individuare ogni azione per fronteggiare quella che, a nostro parere, travalica ogni forma di protesta o di rivendicazione. L’Azienda deve trovare immediatamente i correttivi per assicurare le reperibilità del personale evitando i blocchi e nel contempo auspichiamo rigorosi controlli da parte di tutte le autorità competenti, dalla magistratura alle forze dell’ordine e all’Asl”. Al riguardo sono già arrivati all’Anm gli esiti delle prime 7 visite fiscali disposte dall’azienda, che hanno confermato la presenza a casa degli ammalati. Per altre 2 si attendono gli esiti.
Stop Funicolari, Faisa Cisal: “Assessori facciano autocritica”
Il segretario regionale della Faisa Cisal, Francesco Falco, risponde duramente alle parole di Panini e Calabrese con un comunicato: “Le dichiarazioni “a briglie sciolte” fatte a mezzo stampa da alcuni autorevoli assessori della Giunta de Magistris, che addebitano ai lavoratori la chiusura delle funicolari verificatasi in questi giorni perché “colpevoli” di essersi ammalati, è deplorevole demagogia ed un suicidio politico. Questo “cavalcare contro qualcuno” senza mai un’autocritica dell’Amministrazione Comunale non solo per la vertenza Azienda Napoletana di Mobilità maschera una mancanza di assunzione di responsabilità di chi amministra la cosa pubblica, accusare i lavoratori dell’Anm o criminalizzarli agli occhi dell’opinione pubblica è ingeneroso e fuorviante. E’ sotto gli occhi di tutti con quali mezzi ed in quali condizioni lavora il personale Anm. E’ grazie ai dipendenti di Anm che i napoletani riescono ancora a viaggiare con quel centinaio di mezzi fatiscenti che circolano, i pochi treni della linea 1 super affollati a causa della riduzione delle carrozze (non più con 6 moduli ma 4) e con una frequenza oltre i 10 minuti e le funicolari, dove sono stati dequalificati, senza alcun risparmio i Capi Impianti e depotenziati i Capi Servizio che garantiscono gli interventi sui guasti che si verificano quotidianamente evitandone lunghi stop. Questi assessori imparino a rispettare i lavoratori confrontandosi”.