Ultime notizie ANM Azienda Napoletana Mobilità: aperta un’inchiesta sui ripetuti stop delle funicolari cittadine dovuti alle malattie dei capiservizio.
Una settimana difficilissima per i trasporti pubblici a Napoli, soprattutto sul fronte funicolari, che (ad eccezione di quella Centrale) hanno spesso terminato il servizio con largo anticipo a causa dell’indisponibilità dei capiservizio per malattia.
Oggi forse il disagio più alto, poiché, come annunciato dall’azienda, la Funicolare di Chiaia non ha aperto fin dal primo mattino (salvo poi riprendere il servizio con la corsa delle 9.20, mentre ad essere chiuso è attualmente l’impianto di Mergellina). Tale situazione ha penalizzato, come accaduto già troppe volte, i cittadini che con i mezzi pubblici si recano a lavoro, a scuola o all’università. Di fronte a questi ripetuti stop, come riportato da “Il Mattino”, l’Authority sugli scioperi ha aperto un’istruttoria sul picco di malattie che ha falcidiato i capiservizio. La Commissione Nazionale di Garanzia sugli Scioperi, presieduta da Giuseppe Santoro Passarelli, ha infatti inviato ad Anm e Prefettura di Napoli una richiesta urgente “di informazioni sulla sospensione del servizio per le assenze per malattia, corredata da idonea documentazione”. In più, ha chiesto di conoscere “il contingente di personale normalmente utilizzato da Anm per garantire l’ordinario turno di servizio”.
Un dato necessario per capire se il numero degli ammalati tra i capiservizio sia stato così determinante da non consentire all’azienda di potersi organizzare in modo alternativo, reperendo per tempo dei sostituti e garantendo le corse.
Anm, Pascale: “Ci scusiamo con i cittadini. Stop dovuti a proteste per i prolungamenti”
Anm ha pubblicamente sostenuto che non si tratti di un picco di malattie reali, ma di una protesta contro il prossimo prolungamento serale del servizio: “Dobbiamo delle scuse e una spiegazione ai napoletani e ai turisti– afferma a “Napoli Today” Nicola Pascale, amministratore unico Anm- Il disagio è scattato con l’emanazione dei turni che prevedono il prolungamento notturno. I capiservizio si stanno mettendo in malattia due ore prima del loro turno, bloccando la circolazione. Tutto per evitare questo prolungamento, che verrebbe ricompensato e che toccherebbe ogni addetto solo una volta ogni tre mesi, quattro volte all’anno. Bloccare il servizio mettendosi in malattia è inaccettabile“.
L’azienda ha poi lanciato un avviso: per sopperire alla penuria di personale si ricercano tramite società interinali cinque capiservizio, che serviranno per rafforzare l’organico per sei mesi: affinchè l’emergenza non diventi consuetudine.