venerdì, Aprile 25, 2025

Al Teatro Bolivar Anna Castiglia in concerto per la prima volta a Napoli

Sabato 1° marzo 2025, al  Teatro Bolivar Anna CASTIGLIA ha debuttato a Napoli con il suo Tour che prende il nome dal suo primo album “MI PIACE”, dove ha riscosso un lusinghiero successo  

Un deciso rullo di tamburo, dopo l’introduzione della cantautrice SoyLaNoce, originaria della provincia di Latina che, con la sua chitarra, ha interpretato Nuotare, Nuvole nere, Lasciati andare e Vai via (inserite nell’album “Libera” in uscita il 15 aprile), ha aperto la serata di sabato 1° marzo al Teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30) diretto da Nu’Tracks, che ha ospitato per la prima volta a Napoli Anna Castiglia.

Artista catanese, trapiantata a Torino, di spiccate doti artistiche che con “Mi piace” dal titolo del suo primo album (OTR Live/ADA Music Italy), a pochi giorni dall’uscita del video di “Le chiese sono chiuse”, live session con i Patagarri, ha animato e infervorato un teatro gremito di fans, entusiasti per la presenza della loro beniamina. Con questa calda e amichevole atmosfera, Anna Castiglia è subito entrata nel vivo della serata, con la sua forse più celebre e significativa canzone: Participio presente.

Al Teatro Bolivar Anna Castiglia in concerto per la prima volta a Napoli

Un divertente pezzo che parla della famosa gavetta senza durata definita degli artisti emergenti, che fa riflettere e che mette subito le cose in chiaro, già dai primi versi: Sono emergente, tempo presente. Stato indipendente che vorrebbe una conquista … e così via, tutto legato e “trascinato” da un ottimo arrangiamento e dalla sua brillante chitarra che testimonia i suoi lunghi e produttivi studi seri su questo strumento.

Con Mi piace, (il titolo dell’album, tratto dalla traccia di apertura, rappresenta una dichiarazione d’intenti: non si può piacere a tutti e imparare ad accettarsi prima di cercare l’approvazione degli altri) presentata su Radio2 Social Club il 3 ottobre 2024, da un entusiasta Luca Barbarossa, Anna Castiglia ha iniziato a capire che il calore che un’artista trova qui a Napoli durante un concerto, è unico e travolgente e forse del tutto inaspettato, e con gli altri brani Gli stessi, Organi interni, AAA e Le chiese sono chiuse, la serata ha avuto momenti di grande emozione, di coinvolgente divertimento e di estrema intensità.

Scritto quasi tutto durante la pandemia e mentre era ospite in una casa famiglia – una bellissima villa di tre piani tra le dolomiti – l’album “Mi piace” va ad esplorare una vasta gamma di temi e sonorità che mescolano molto bene introspezione personale e osservazioni sociali. Pertanto l’album oscilla tra momenti di spensierata leggerezza e lucida profondità, passando attraverso riflessioni sulla nostalgia, sui rimpianti, sulle incertezze e sulle relazioni finite troppo presto, fino a dure e sottili critiche sulla chiusura mentale e istituzionale, con brani che spaziano da ironiche metafore a critiche taglienti, celebrando soprattuto la libertà creativa, prerogativa assoluta e necessaria di qualsiasi artista.

Al Teatro Bolivar Anna Castiglia in concerto per la prima volta a Napoli

La sua musica, spazia tranquillamente dal pop a influenze samba, swing e gipsy, creando un panorama sonoro ricco e variegato, con la sua brava a affiatata band, composta da batteria, basso, tastiere, tromba e flicorno, completata dalla sua meravigliosa chitarra che suona egregiamente, sia da solista che in gruppo. Molto bello il pezzo eseguito da solista e ispirato da una pacata critica di suo padre sul suo modo di vestire, che ha intitolato significativamente e ironicamente Scema.

A giugno Anna Castiglia ha vinto la XXXV edizione di Musicultura con “Ghali”, brano con il quale ha concluso il suo concerto al Teatro Bolivar, dopo vari bis richiesti con insistenza. A luglio ha pubblicato “U mari”, singolo che è stato eseguito per la prima volta in occasione dell’opening act di Fabi Silvestri Gazzè al Circo Massimo.

Lo scorso 7 settembre Anna Castiglia ha aperto il concerto di Carmen Consoli al Teatro Romano di Ostia Antica. «Più che un album, a livello di concetto si può definire una raccolta o, ancora meglio, una playlist, perché non c’è un concept dietro ma la convivenza variegata di canzoni lontane e diverse, sia per il genere musicale (si spazia dal latin, al pop, al cantautorato) sia per il periodo in cui sono nate.

Alcune risalgono a cinque anni fa – commenta Anna Castiglia – altre a pochi mesi prima della fase di produzione. Sembra un caos, ma è una sorta di albero genealogico che serve a presentarsi completamente al pubblico, con tutti i rami musicali, stilistici e concettuali che ho affrontato fino ad oggi».

La sua giovanissima età, il suo essere così semplice e disponibile, ne fanno un’artista completa e interessante e dopo il concerto, si è trattenuta all’ingresso del teatro Bolivar per firmare la copertina del suo primo album che i suoi fans avevano portato con sé: che bello vedere un teatro gremito di giovani per una giovane e già promettente cantautrice.  

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