Anna Mezzalira, 17 anni, modella guerriera, si è spenta a diciassette anni all’Hospice pediatrico di Padova a causa di un osteosarcoma, dopo due anni di battaglie contro la malattia.
Una storia di coraggio quella di Anna Mezzalira, giovane guerriera, che ha combattuto con coraggio contro un grave osteosarcoma, insieme ai medici della Clinica di oncoematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, diretta dal professor Giuseppe Basso. Negli ultimi mesi della sua vita, ha anche contribuito a raccogliere fondi a favore di chi sostiene bambini e ragazzi colpiti da patologie come la sua, salendo su una passerella e sfilando in abito da sposa.
Il suo motto era la giostra non smette mai di girare, una giostra che per lei si è fermata per sempre ieri pomeriggio, dopo aver combattuto con tutte le forze contro il male.
LA MALATTIA
Anna è spirata all’Hospice pediatrico di Padova a causa di un osteosarcoma partito dalla gamba. Il sintomo più comune dell’osteosarcoma è il dolore all’osso colpito dal tumore, dove si possono presentare anche gonfiore o tumefazioni. Come segnalato dal portale dell’Airc, il grado di dolore varia a seconda della dimensione e dello stadio della malattia: inizialmente può non essere molto intenso e neppure costante, ma con il tempo in genere la situazione peggiora. In alcuni casi il tumore indebolisce l’osso a tal punto che diventano più probabili fratture definite “patologiche”, per distinguerle da quelle che coinvolgono l’osso sano in caso di trauma.
COME SI CURA
Come per la maggior parte dei tumori, anche per l’osteosarcoma la probabilità di guarigione e la scelta del trattamento più adatto dipendono da diversi fattori come l’aggressività e lo stadio della malattia, la possibilità di asportare completamente il tumore con l’intervento chirurgico, i risultati delle analisi effettuate e le condizioni generali del paziente.
CHI È A RISCHIO
A differenza di altri tipi di tumore, per l’osteosarcoma non sono stati identificati comportamenti a rischio legati allo stile di vita o all’ambiente. Il fatto che il tumore si sviluppa soprattutto nel periodo di massima crescita dell’osso (nei bambini e negli adolescenti) e che i giovani affetti da osteosarcoma sono in genere piuttosto alti per la loro età fa pensare che proprio la crescita rapida dell’osso a volte favorisca l’insorgenza del tumore. Tra i fattori di rischio certi c’è anche l’esposizione a radiazioni alle ossa, in caso di radioterapia per la cura di altri tipi di tumore.
QUANTO È DIFFUSA
In Italia si calcolano ogni anno circa 500 nuovi casi di tumori maligni primitivi dell’osso e il 20-25% è rappresentato da osteosarcomi (110-125 casi all’anno). Anche se può colpire a qualunque età, l’osteosarcoma è più frequente tra gli adolescenti e i giovani adulti e non ci sono grandi differenze nell’incidenza annuale tra maschi e femmine.
COS’È L’HOSPICE PEDIATRICO DI PADOVA
È la Casa dei piccoli incurabili affetti da sindromi rare e tumori contro i quali non c’è lotta. Tutte malattie a elevata complessità assistenziale. Ma è anche un miracolo e una risorsa per i genitori, che si sentono dire che per il loro figlio non c’è speranza. Una struttura, quindi, adibita all’accoglienza dei bambini e della loro famiglia più simile a una casa che a un ospedale, dove ci si prende cura dei bambini anche quando per loro non è possibile guarire.