Carmine Antropoli: l’ex sindaco di Capua (e primario del Cardarelli) è sotto processo con l’accusa di aver garantito appalti a ditte riconducibili al clan Zagaria.
Torna libero Carmine Antropoli, ex sindaco di Capua nonché primario dell’ospedale Cardarelli, il quale era stato arrestato su richiesta della Dda di Napoli con l’accusa concorso esterno in associazione camorristica.
A deciderlo è stato il Tribunale del Riesame partenopeo. Antropoli, difeso dagli avvocati Vincenzo Maiello e Mauro Iodice, venne arrestato lo scorso 4 febbraio. Dopo l’annullamento dell’ordinanza da parte della Cassazione, il Riesame – pur valutando i cinque verbali di un nuovo collaboratore di giustizia- ha ritenuto che l’ordinanza andasse annullata.
Antropoli, dunque, non doveva essere arrestato ed affronterà il processo, peraltro già iniziato, da uomo libero.
Per gli inquirenti, negli anni in cui è stato sindaco di Capua, tra il 2006 e il 2016, Antropoli avrebbe garantito l’assegnazione di alcuni appalti alle ditte riconducibili all’imprenditore Francesco Zagaria (già in carcere e anch’egli coinvolto nella stessa in inchiesta), ritenuto organico al clan del boss Michele Zagaria, di cui non è parente. Il 6 giugno scorso la quinta sezione della Corte di Cassazione annullò (con rinvio a un’altra sezione del Riesame di Napoli) la decisione adottata sempre dal Riesame di Napoli, che il 22 febbraio scorso aveva confermato la misura cautelare in carcere per Antropoli.