L’acquisto sarà ufficializzato lunedì 11 e costerà ad Apple circa 400 milioni di dollari. Shazam esiste dal 2002 e nel 2015 era stata valutata circa un miliardo di dollari.
Apple ha acquistato Shazam, la popolare app per dispositivi mobili per riconoscere le canzoni. Secondo TechCrunch, il primo sito a riportare la notizia, l’acquisto sarà ufficializzato lunedì 11 e costerà ad Apple circa 400 milioni di dollari che è comunque inferiore al valore con cui è stata valutata l’applicazione. Shazam esiste dal 2002 e nel 2015 era stata valutata circa un miliardo di dollari. Negli ultimi anni tecnologia che permette all’app di riconoscere una canzone dopo averla ascoltata per pochi secondi è diventata sempre più comune e utilizzata da altre app. Per queste ragioni, secondo Recode, Apple potrebbe essere interessata più al brand di Shazam che alla tecnologia che fa funzionare l’app. L’azienda di riconoscimento musicale ha in archivio circa 11 milioni di tracce musicali tramite le quali riesce a risalire alle canzoni. Shazam, dunque, è una delle applicazioni più famose al mondo, e come si legge dalla descrizione ufficiale dell’app “è utilizzata da oltre 100 milioni di persone ogni mese per identificare canzoni, trovare testi e, adesso, scoprire la musica Shazammata dagli artisti stessi”. La Apple sarebbe interessata al marchio, non per la tecnologia poiché sarebbe facile per l’azienda creare un’applicazione con le stesse funzionalità, ma per acquisire un brand riconosciuto al livello globale con ricadute in termini di visibilità e marketing. Recentemente anche Google ha incorporato una tecnologia di riconoscimento musicale simile nel suo smartphone di fascia alta, il Pixel 2: la feature permette di monitorare costantemente la musica intorno all’utente, visualizzando il titolo di ogni canzone sullo schermo del telefono. Una funzionalità apprezzata dai consumatori, che potrebbe aver portato Apple alla conclusione della necessità di integrare una funzione simile anche nei suoi iPhone, per non restare indietro. Per Apple, poi, le funzioni legate alla musica in particolare sono sempre state un core nell’offerta di prodotti e proprio su questo aspetto l’azienda di Cupertino mira a non farsi superare dai concorrenti. Il CEO di Shazam, Rich Riley, aveva già dichiarato che la società era alla ricerca di una company più grande che potesse dare appoggio allo sviluppo delle potenzialità dell’app, sia in campo musicale che in quello pubblicitario (Shazam ha integrato la sua offerta anche con funzionalità specifiche in ambito business per l’adv).