lunedì, Dicembre 23, 2024

Aria al posto del carburante, truffa scoperta a Napoli

- Advertisement -

Notizie più lette

Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Aria al posto del carburante a Napoli: ecco come, grazie anche a piombi amovibili, presso le due pompe di benzina venivano truffati gli ignari clienti.

Aria al posto del carburante e piombi amovibili per manipolare il contatore dei litri. Sono due modalità di truffa ai danni degli automobilisti scoperte dai i militari della Guardia di Finanza di Napoli che hanno sequestrato due stazioni di servizio. Nel primo caso, un distributore in via Marina, i finanzieri hanno scoperto che, all’atto dell’estrazione della pistola erogatrice, l’operatore riponeva in modo pressoché sistematico una mano in tasca sino alla fine del rifornimento, facendo presupporre la presenza di meccanismi a radio frequenza che potessero interferire con la corretta erogazione del carburante.

Le Fiamme Gialle hanno rilevato che, in concomitanza con tale azione, il conteggioAria al posto del carburante, truffa scoperta a Napoli dei litri erogati subiva un’anomala e inspiegabile accelerazione. Su una colonnina di distribuzione è stato trovato, ben nascosto, un particolare apparato radio attivato dall’operatore del distributore per il tramite di un telecomando, poi trovato dai militari mentre l’operatore, a seguito dell’intervento dei finanzieri, tentava di disfarsene. Il telecomando bloccava al bisogno l’erogazione del carburante ma non anche il totalizzatore del prezzo che, al contrario, scorreva a gran velocità.

Su un’altra colonnina è stata trovata una minuscola leva, posizionata in un tombino sotterraneo, che faceva girare a vuoto senza soluzione di continuità il totalizzatore del pezzo sin dal momento in cui la pistola erogatrice veniva estratta dalla colonnina, facendo pagare all’ignaro cliente l’aria al prezzo del carburante.

Nel secondo caso i finanzieri hanno individuato un altro meccanismo fraudolento consistente nell’utilizzo di “piombi amovibili” ai misuratori del carburante, utilizzati dai gestori per rimuovere i sigilli senza alcuna autorizzazione al fine di manipolare a piacimento i totalizzatori del prodotto. In questo modo era possibile scalare il contatore dei litri sulla colonnina senza far transitare in contabilità i corrispondenti quantitativi di carburante venduto. Gli esiti delle analisi di laboratorio sui campioni prelevati all’atto dell’accesso potranno chiarirne con certezza anche la provenienza e la qualità.

Ultime Notizie