Cronaca di Napoli: il bilancio dell’impegno dal 2021 ad oggi da parte dei Carabinieri ad Arzano (con particolare focus su rione “167”).
L’impegno e la presenza dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli è forte e costante. In ogni territorio, anche in quelli più difficili e delicati. Arzano è uno di questi. Una cittadina in fermento in cui i militari della Compagnia di Casoria lavorano senza sosta, garantendo presenza visibile al cittadino. Da sempre. E tracciando un bilancio di questa attività di controllo del territorio dai primi giorni del 2021 ad oggi emergono dati sorprendenti.
Oltre 4500 i soggetti controllati, 3000 i veicoli ispezionati. 47 i servizi straordinari “alto impatto” durante i quali sono state eseguite centinaia di perquisizioni personali e locali, sottoposte a sequestro armi, droga e munizionamento di vario calibro. Tra queste anche due pistole a salve, ritrovate in alcune aree condominiali dei palazzoni del rione 167 e oltre duecento le munizioni di vario calibro che non hanno raggiunto i loro obbiettivi perché sottratte alla criminalità.
11 il conto degli arresti in flagranza per reati che vanno dal furto in appartamento, alla tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, dai maltrattamenti in famiglia allo spaccio di droga e al sequestro di persona.
Di rilievo l’attività di contrasto alla criminalità organizzata, coordinata dall’Autorità Giudiziaria. Nel gennaio scorso i Carabinieri della Tenenza di Arzano hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne con precedenti di polizia per una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un tabaccaio della zona.
Nel giugno del 2021 gli stessi militari hanno arrestato Pasquale Cristiano, elemento di spicco del gruppo criminale della “167”, allora agli arresti domiciliari. Durante un permesso ottenuto per festeggiare la comunione del figlio si rese protagonista di un carosello in Ferrari lungo le strade della cittadina. Appena due mesi fa, i Carabinieri della tenenza di Arzano hanno arrestato per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso Davide Abate, 35enne del posto già noto alle forze dell’ordine. L’uomo aveva chiesto ad un negoziante mille euro in cambio di “tranquillità”. Prezioso il contributo dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna quando arrestarono Giuseppe Monfregolo per estorsione aggravata. L’uomo, irreperibile nelle fasi esecutive della cattura, fu rintracciato dopo un’incessante attività d’indagine.
E ancora, significativo l’arresto in flagranza del sorvegliato speciale Sergio Martino. I militari della tenenza di Arzano lo arrestarono per violenza e minaccia ad un dipendente comunale di Arzano, responsabile solo di avergli chiesto di rispettare la fila. La stessa persona minacciò il giornalista Domenico Rubio durante le manifestazioni in piazza Cimmino, nell’Ottobre del 2020.
Rilevante il contributo prestato nel contrasto all’occupazione abusiva di alloggi popolari: tutti i 72 appartamenti del complesso della “167” sono stati controllati. Per i componenti di ben 6 nuclei familiari è scattata anche una denuncia penale e tra questi erano presenti anche elementi della criminalità organizzata.
L’impegno dell’Arma si è focalizzato anche sulla cultura della legalità, promossa nelle scuole della città. Durante i numerosi incontri con le scolaresche il Comandante della Tenenza ha toccato i temi più attuali come la violenza di genere, il bullismo, i rischi connessi con la navigazione del web e l’uso responsabile dei social network