Prosegue l’inchiesta sugli appalti pilotati alla Asl Napoli 1, che ha recentemente portato all’arresto da parte della Guardia di Finanza di sei persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali, alla turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente con riferimento a plurime forniture di apparecchiature elettromedicali.
Come riporta il “Corriere del Mezzogiorno”, il Tribunale del Riesame ha confermato gli arresti domiciliari per l’imprenditore Vincenzo Dell’Accio e la compagna, Loredana Di Vico (dirigente dell’unità operativa complessa acquisizione beni e servizi dell’Asl Napoli 1), così come per il fratello Rosario. Annullata, invece, l’ordinanza cautelare nei confronti di Claudia Dell’Accio, sorella di Vincenzo e Rosario, mentre per il padre Antonio, gli arresti domiciliari vengono commutati nell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte a settimana.
Per Gennaro Ferrigno, collaboratore di Vincenzo Dell’Accio, annullata la misura solo per il capo di imputazione relativo a un episodio di corruzione.
Al vaglio degli inquirenti ci sono una serie di documenti sulla posizione di Loredana Di Vico e degli altri indagati, in merito agli appalti dell’Asl per la fornitura di apparecchiature elettromedicali, che sarebbero stati pilotati verso le ditte di proprietà del Dell’Accio (Vincenzo), con maggiorazioni anche del 300%.
Articolo pubblicato il: 17 Dicembre 2018 16:46