C’è la sanità al centro di un focus realizzato dal quotidiano “Il Mattino”, con particolare riferimento alle spese della Asl 3 Napoli Sud. Se, da un lato, il distretto sanitario incassa circa 200mila euro per fitti di immobili di sua proprietà, dall’altro spende ben due milioni per canoni relativi a locali che ospitano uffici e ambulatori. La differenza tra attivo e passivo è netta ed emerge da una relazione dell’azienda sanitaria, aggiornata al 31 dicembre 2017, sugli immobili in dotazione.
Tale report è finito in un’interrogazione presentata dalla consigliera di Forza Italia, Flora Beneduce, discussa oggi al question time del consiglio regionale della Campania: “C’è un evidente e grave gap tra fitti attivi e quelli passivi, con questi ultimi che costano all’anno dieci volte tanto. Resta infine il dubbio -sostiene Beneduce- circa le prescrizioni strutturali degli immobili che ospitano i servizi”.
Quest’oggi, medici e dirigenti sanitari campani si sono riuniti in assemblea all’ospedale San Giovanni Bosco per chiedere a Governo e Regione di restituire “dignità e sicurezza a quanti nella sanità ci lavorano”.
La scelta dell’ospedale San Giovanni Bosco (più volte al centro della cronaca negli ultimi tempi) non è casuale: “Abbiamo scelto il San Giovanni Bosco – ha dichiarato a “Il Mattino” Bruno Zuccarelli, vicesegretario nazionale dell’Anaao – perché in questo momento è il simbolo della Sanità che non siamo e non vogliamo, perché vogliamo che tutti i dirigenti che rappresentiamo e gli utenti possano avere ospedali sicuri”.
Tutto ciò, dicono i sindacati, “a fronte di retribuzioni inchiodate al 2010 e di progressioni di carriera rarefatte ed invase dalla politica che provocano un esodo di massa dalle prime linee degli ospedali verso settori più remunerativi della sanità pubblica e privata che consentono anche una migliore qualità della vita”.
Articolo pubblicato il: 25 Gennaio 2019 17:47