L’intensa e pregevole programmazione che l’Associazione Scarlatti ci propone tutti i giovedì sera, ci riserva sempre indimenticabili serate di grande musica, ma questa di giovedì prossimo 13 febbraio, è senza dubbio un evento eccezionale di larga portata artistica per la presenza di due grandi artisti che da 60 anni esaltano le doti virtuosistiche e tecniche del pianoforte.
Sto parlando naturalmente di Bruno Canino e Antonio Ballista che terranno appunto, il prossimo giovedì, un sontuoso concerto per due pianoforti nel quale, i due veterani della tastiera appena citati e accomunati dalla curiosità di esplorare nuove forme e repertori ad ampio spettro, celebreranno i 60 anni di attività artistica.
Un prestigioso e invidiabile sodalizio musicale vissuto, condiviso e costruito sui migliori palcoscenici nazionali ed internazionali, riscuotendo sempre un grande successo di pubblico e critica. Sessant’anni fa, infatti, i due artisti si incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte e, nel 1956, suonarono per la prima volta insieme, senza minimamente immaginare che quell’occasionale unione artistica, sarebbe diventata per molto anni, un vero e proprio sodalizio d’autore.
Spinti da una grande passione musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica affrontando grandi capolavori per pianoforte a 4 mani e per due pianoforti, proponendo sempre in pubblico questo tipo di repertorio, di cui tutta la letteratura pianistica internazionale è ricchissima, dando inizio ad una fortunata e lunga carriera, densa di soddisfazioni, che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni, raggiungendo un traguardo davvero ambito e prestigioso.
Per la serata di giovedì 13 è stato scelto un programma che si snoda in due diversi scenari: una prima parte “ambientata” a Vienna tra settecento e ottocento, mentre la seconda parte sarà tra Parigi, Londra e il continente americano, nella prima metà del Novecento.
La serata si aprirà con una divertente curiosità, legata al programma. Forse qualcuno ricorderà il cosiddetto “effetto Mozart”, una vecchia teoria secondo la quale l’ascolto delle musiche del salisburghese sarebbe in grado di provocare un temporaneo aumento delle capacità cognitive.
Ebbene, gli studiosi di tale teoria utilizzarono proprio il Concerto per due pianoforti K 448, (che aprirà la serata) per l’esperimento originario su 36 studenti nel 1993. I risultati forse nessuno li ricorda più, ma staremo a vedere ciò che succederà dopo l’esecuzione di questo raffinato Concerto. Opera tra le più seducenti di Brahms, per il fascino del tema scelto, è caratterizzato dall’antico corale dei pellegrini che fa di questo lavoro un risultato pianistico, eccelso.
Queste variazioni, dapprima concepite per due pianoforti, furono successivamente trascritte per orchestra e il risultato raggiunto da Brahms è molto importante perché rappresenta il primo lavoro orchestrale autorevole del compositore di Amburgo.
Molto interessante anche la seconda parte del concerto nel quale verranno affrontate pagine immortali di autori americani, argentini e francesi del Novecento, autorevoli rappresentati di musica “nuova”.
Nato a Napoli, Bruno Canino ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni, e per dieci anni ha tenuto un corso di pianoforte e musica da camera al Conservatorio di Berna.
Come solista e pianista da camera, come ama spesso definirsi, a tal punto da aver scritto un piccolo e divertente libro sul “vademecum del pianista da camera”, ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Giappone e Cina.
Suona in duo pianistico con Antonio Ballista e collabora con illustri strumentisti quali Salvatore Accardo, Uto Ughi, Pierre Amoyal, Itzahk Perlman e Sergei Krylov. Pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra, Antonio Ballista fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse.
Da sempre convinto che il valore estetico sia indipendente dalla destinazione pratica e che le distinzioni di genere non debbano di per sé considerarsi discriminanti, ha effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta.
Particolarissimi per invenzione originalità e rigore i suoi programmi, che sconfinano talvolta nel teatro ed ampliano spesso gli ambiti rituali del concerto. E’ fondatore e direttore dell’ensemble Novecento e Oltre, formazione stabile il cui repertorio va dal Novecento storico fino alle più recenti tendenze. Ha insegnato nei Conservatori di Parma e Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola.
Il M° Antonio Ballista sostituisce al fianco di Canino l’annunciato pianista napoletano Aldo De Vero impossibilitato a tenere il concerto per una indisposizione.
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756 -1791)
Sonata in re maggiore K. 448
JOHANNES BRAHMS (1833 – 1897)
Variazioni sopra un tema di Haydn in si bemolle maggiore op. 56b
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AARON COPLAND (1900 – 1990)
Danzon Cubano ‘7
CARLOS GUASTAVINO (1912 – 2000)
da Tres Romances argentinos
Muchacho Jujeno
DARIUS MILHAUD (1892 – 1974)
Scaramouche
Articolo pubblicato il: 11 Febbraio 2020 9:02