Mercoledì 7 ottobre 2020, alle ore 20.30, al Teatro Delle Palme si esibirà il celebre violoncellista Giovanni Sollima. Un gradito ritorno per l’Associazione Scarlatti.
Dopo la breve pausa di una settimana, tornano gli appuntamenti con l’Associazione Scarlatti che al Teatro delle Palme e per il completamento della Stagione Concertistica costretta a rimandare alcuni concerti per ovvi motivi, ospiterà il celebre violoncellista Giovanni Sollima che torna molto volentieri sui palcoscenici napoletani con il suo recital Folk Cello.
Un’interessante performance che farà un giro del mondo virtuale attraverso le più disparate e diverse tradizioni etnomusicali, un classico ormai noto per questo eclettico violoncellista. Faremo un viaggio dall’Armenia al Trentino, dalla Sicilia all’Australia fino al Salento, con questo musicista Sollima che pensa e ripensa con il proprio violoncello melodie normalmente tenute lontane dalle sale da concerto, e le mette in relazione con la più iconica delle Suites di Bach, quelle naturalmente scritte per violoncello solo e in numero di sei.
«Mi sono ritrovato –racconta Sollima – a tentare di rileggere il solco che il canto popolare ha scavato nella musica “colta”. In passato era successo con “I Canti” commissione ’98 del Ravenna Festival e con “Folktales” per violoncello e orchestra, commissione 2008 di Ivan Fisher e la Budapest Festival Orchestra. Questa volta ho pensato di attingere dalle radici, quasi senza filtri; ho pensato a un racconto al centro del quale danza la prima suite bachiana, ma anche alle Ciaccone, ai sublimi e laceranti canti armeni, a un sud del mondo – che si somiglia, inclusa l’Australia con un antichissimo canto onirico che ho imparato direttamente dagli autoctoni – e che, quasi per esigenza drammaturgica, si alterna a canti di provenienza islandese o trentina, o norvegese. Non mancherà, sia per la musica antica che per il resto un’approccio improvvisativo nel senso più ampio, dalla pratica della “diminutio” fino ad arrivare agli estremi, quasi invasati, di radice “Balkan”.»
Giovanni Sollima, oltre a essere un grande virtuoso del violoncello è anche un compositore fuori dal comune, che grazie a quella preziuosa empatia che instaura con lo strumento, ha costruito un linguaggio personale contaminando con efficacia tutte le epoche, dal barocco al moderno “metal”. Insieme al compositore-violoncellista Enrico Melozzi, ha dato vita al progetto dei 100 violoncelli, con cui costantemente realizza perfomance in luoghi abitualmente non frequentati dalla musica classica come il
Concerto del Primo Maggio a Piazza San Giovanni a Roma, e anche per questo motivo è senza dubbio il compositore italiano più eseguito nel mondo. Giovanni Sollima, artista poliedrico, ha collaborato in altri ambiti anche con artisti quali Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Larry Coryell, Elisa, Michele Serra e Antonio Albanese. Per il cinema, il teatro, la televisione e la danza ha scritto e interpretato musica per Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, Marco Tullio Giordana, Alessandro Baricco, Peter Stein, Lasse Gjertsen, Anatolij Vasiliev, Karole Armitage, e Carolyn Carlson. Si è esibito in alcune delle più importanti sale in tutto il mondo, tra cui la Alice Tully Hall, la Knitting Factory, la Carnegie Hall (New York), la Wigmore Hall, la Queen Elizabeth Hall (Londra), la Salle Gaveau (Parigi), il Teatro alla Scala (Milano), il Ravenna Festival, l’Opera House (Sidney), la Suntory Hall (Tokyo). Dal 2010 Sollima insegna presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove è stato insignito del titolo di Accademico. Nel 2012 ha fondato, assieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos, che ha guidato in innumerevoli eventi in Italia e all’estero. Ha riportato alla luce un violoncellista/compositore del ‘700, Giovanni Battista Costanzi, di cui ha inciso nel corso degli ultimi due anni le Sonate e Sinfonie per violoncello e basso continuo per l’etichetta spagnola Glossa. Suona un preziosissimo violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679)
Programma
Folk Cello
Trad. armeno/Soghomon Gevorki Soghomonyan (Padre Komitas) (1869 – 1935)
Krunck*
Giulio de Ruvo (sec XVII)
Romanella, Ciaccona, Tarantella per violoncello senza basso
Trad. albanese
Arbëreshë di Sicilia, Moje Bukura More *
Trad. Trentino
Monsiuzam *
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007
Giovanni Sollima ( 1962)
Jook-urr-pa
Trad. Salento
Santu Paulu
Francesco Corbetta (1615 – 1681)
Caprice de Chaconne*
Giovanni Sollima
Fandango (after Boccherini)
Ignacio Cervantes (1847 – 1905)
Illusiones perdidas *
Giovanni Sollima
Natural Songbook n. 1,2,4,5,6
* arrangiamento Giovanni Sollima