Mercoledì 21 ottobre 2020 alle ore 20.30 al Teatro delle Palme per il completamento della Stagione Concertistica 2019/2020 della Associazione Scarlatti un virtuoso d’eccezione: Richard Galliano accompagnato dai Solisti Aquilani.
Un gradito e prezioso ritorno animerà il concerto di mercoledì 21 ottobre, quando sul palcoscenico del Teatro delle Palme, si esibirà uno dei più grandi virtuosi della fisarmonica, una vera e propria leggenda vivente; sto parlando di Richard Galliano che, accompagnato dai Salisti Aquilani, darà ancora una volta un saggio della sua notevole capacità artistica di grande musicista e virtuoso della fisarmonica, che in cinquant’anni di carriera che hanno cambiato la storia della musica e di questo particolare strumento.
Richard Galliano è pertanto e senza dubbio il più grande fisarmonicista del XX e XXI secolo, l’unico che ha inciso per la prestigiosissima etichetta Deutsche Grammophon e che interpreta con la stessa intensità Bach e Vivaldi, il jazz e il tango, il valzer e le canzoni. Principale artefice del rilancio a tutto campo della fisarmonica quale strumento dalle innumerevoli capacità espressive, Galliano è stato da molti definito l’erede diretto di Astor Piazzolla.
Galliano è stato introdotto alla musica giovanissimo iniziando proprio con la fisarmonica all’età di 4 anni sotto l’influenza del padre Lucien, fisarmonicista di origine italiana. Per un lungo periodo studia trombone, armonia e contrappunto nell’Accademia di Musica di Nizza e, a 14 anni, cercando di espandere le sue idee fisarmonicistiche, inizia ad ascoltare jazz sui dischi del grande trombettista Clifford Bronwn di cui rimane affascinato.
Inizia allora un percorso di ricerca all’interno del mondo della fisarmonica aiutato dal suo maestro Claude Noel, che gli fa conoscere i maestri italiani e quelli americani. Finiti gli studi e il periodo di apprendistato nel 1973, Richard prende la sua grande decisione e si trasferisce a Parigi dove lo aspetta un colpo di fortuna.
Infatti stabilisce un importantissimo contatto con il famoso cantante Claude Nougaro e per tre anni ricopre il ruolo di direttore, arrangiatore e compositore per l’orchestra di Nougaro, poi incontra il grande Astor Piazzolla che gli suggerisce di riscoprire le sue origini francesi e di portare alla luce il New Musette come lui aveva fatto con il Tango Nuevo.
Da questo momento in poi la sua carriera artistica prende il volo e calcando i palcoscenici di tutto il modo, riscuoterà sempre un grande successo che lo proietterà verso vette altissime di grande soddisfazione artistica. Era appena un ragazzo quando Piazzolla, dopo averlo ascoltato, gli assegnò, come in una profezia, quel compito: rinnovare il repertorio dello strumento, renderlo contemporaneo.
Ad alcuni piaceva dire che la fisarmonica non era uno strumento nobile come il pianoforte, il violino o il violoncello. Sapevo che non era vero e ho passato la mia vita a provare, a dimostrare il contrario. La fisarmonica è lo strumento più completo, più universale che ci sia.
Di notevole pregio anche il gruppo che accompagnerà Galliano e che è già stato ospite molto gradito dell’Associazione Alessandro Scarlatti, sto parlando dei Solisti Aquilani. Nati nel 1968 sotto la direzione di Vittorio Antonellini come un gruppo di giovani sognatori, che da Roma si trasferirono a L’Aquila su indicazione e consiglio di Goffredo Petrassi, nel corso degli anni sono riusciti ad adeguarsi ai cambiamenti sociali mantenendo sempre un’alta qualità di quelli che sono gli elementi costitutivi della propria ragione sociale che si identifica per l’appunto nel complesso, da sempre costituito da “cavalli di razza”.
Il loro repertorio va dalla musica pre-barocca alla musica contemporanea. Hanno tenuto tournée in Italia, Africa, America, Europa, Medio ed Estremo Oriente e sono ospiti delle più prestigiose istituzioni musicali e sale da concerto dell’America Centrale e del Sud, Austria, Canada, Croazia, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna e tanti altri Paesi.
Importanti le collaborazioni con grandi musicisti quali Maurice André, Felix Ayo, Paul Badura Skoda, Franco Mannino, Renato Bruson, Michele Campanella, Cecilia Gasdia, Severino Gazzelloni, Massimo Quarta e Uto Ughi, giusto per citarne alcuni. Hanno inoltre realizzato importanti progetti con Peter Eötvös, Lars Thoresen, Carla Fracci, Paolo Mieli, Piergiorgio Odifreddi, Walter Veltroni e John Malkovich.
Daniele Orlando è il violino di spalla. Dal 2013 la direzione artistica è affidata a Maurizio Cocciolito. Ritornando alla serata di mercoledì, avremo in programma, oltre a diversi brani dello stesso Galliano e di Piazzolla, un’interessante trascrizione bachiana dal Concerto per oboe BWV 1060: “ Le mie trascrizioni si mantengono fedeli alla partitura presa in considerazione – spiega Galliano- :il jazzista, in questi casi, lascia posto all’esecutore rispettoso.
Se parliamo di Bach, lui scriveva musica pura, assoluta, la cui energia si conserva inalterata – a mio avviso – passando da uno strumento all’altro ». Tuttavia lo spettacolo proporrà anche atmosfere francesi, qualche tango argentino, melodie mediterranee e ritmi brasiliani.
Dalle ballads a echi di valzer passando dal tango Nuevo di Piazzolla e dei grandi compositori argentini, il concerto si presenta decisamente come uno spettacolo imperdibile, come del resto lo sono tutti i concerti di Galliano che lasciano sempre un’impronta indelebile e da grande fascino che, come sempre, l’Associazione Alessandro Scarlatti ha ancora una volta proposto così bene e con grande volontà, conto ogni nefasta difficoltà legata a questa tremenda emergenza sanitaria, nel rispetto totale di tutte le vigenti norme di sicurezza verso Lew quali tale ente è sempre rispettoso.
Programma
Antonio Vivaldi
Concerto Alla Rustica in sol maggiore RV 151
Johann Sebastian Bach
Concerto in do minore per oboe, violino, archi e basso continuo BWV 1060
(revisione e trascrizione per fisarmonica e archi di Richard Galliano)
Richard Galliano
Opale concerto per fisarmonica e orchestra d’archi
Petite suite française per fisarmonica e orchestra d’archi
Tango pour Claude per fisarmonica e orchestra d’archi
La Valse a Margaux per fisarmonica e orchestra d’archi
Astor Piazzolla
Oblivion per fisarmonica e orchestra d’archi