Pietro Pascale, direttore generale di Atitech, risponde in una nota alle dure accuse rivolte da alcuni sindacati alla sua compagnia. Secondo i sindacati in questione il piano riguardante il polo di Capodichino formalizzato dall’Atitech sarebbe fallito, cosa che il direttore generale nega fortemente. Sarebbe tutt’ora in fase di realizzazione dichiara Pascale, anche senza il previsto aiuto di Leonardo, che avrebbe messo in moto le problematiche arrivate ai sindacati.
Ecco le parole di Pietro Pascale: “Il piano di Atitech di costituzione del polo internazionale delle manutenzioni aeronautiche a Napoli Capodichino non è affatto fallito ma è tuttora in fase di realizzazione, pur senza il previsto contributo di Leonardo“.
“Il progetto iniziale prevedeva, infatti, oltre alla manutenzione ordinaria di Atitech anche l’assegnazione, da parte di Leonardo, di alcune importanti commesse sugli ATR e sulla trasformazione degli stessi in cargo. Quanto precede è avvenuto solo il primo anno”. “A partire da giugno 2017, da quando Atitech ha avuto la quasi totale disponibilità degli impianti ex Leonardo, ha raddoppiato il fatturato ed incrementato significativamente il numero di clienti così come previsto dal piano industriale.
Gli hangar di Atitech Manufacturing a Capodichino Nord (ex Leonardo) sono regolarmente impegnati per le manutenzioni degli aeromobili di corto raggio (Airbus A320 Family, Boeing B737 Classic e B737 NG, aTR 42/72, Embraer ERJ Family) e di lungo raggio (Boeing B767 ed Airbus A330) proprio come previsto dal piano.
Tuttavia, con il venir meno delle commesse Leonardo, previste negli accordi iniziali di cessione di ramo d’azienda, i lavoratori ex Leonardo hanno deciso di essere riassorbiti da Leonardo rinunciando a lavorare in Atitech, così come era già previsto dagli accordi di cessione di ramo d’azienda”.
In conclusione ci sarebbe da chiedersi: “Qual’è stata la vera motivazione di tutta questa operazione?”.
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