Marechiaro: è allarme assembramenti sulle spiagge. I residenti chiedono che gli ingressi siano “a numero chiuso”.
Con l’inizio della fase 2, il rischio assembramenti sulle spiagge di Napoli è molto alto. Tra i punti più “caldi” del Capoluogo partenopeo c’è sicuramente Marechiaro, con i residenti che chiedono ingressi a “numero chiuso” per paura di assembramenti sugli scogli, nelle spiaggette o nelle strette scale che guardano alla celeberrima fenestella:
“Serve contingentare gli ingressi – dichiara a “Il Mattino” Sergio Mannato, presidente dell’Associazione Borgo Marechiaro – I vicoli sono piccoli, e poi è difficile controllare i ragazzi. Non vogliamo assolutamente fare in modo che Marechiaro diventi un posto elitario, ma in questo momento bisogna dare priorità ai protocolli sanitari. Assembramenti di 3mila persone sarebbero inaccettabili per tutti. Evitare sanzioni ai cittadini e alle attività è un altro motivo per limitare gli accessi, almeno in questa fase -aggiunge Mannato- Un po’ come succede alla Gaiola, e magari con una pattuglia dei vigili in piazzetta che verifichi che a scendere le scale sia chi è prenotato in una struttura. Orientativamente, per rispettare le nuove distanze di sicurezza Marechiaro può contenere circa 400 persone distribuite tra scogliere, spiaggetta e strutture. Alcuni ristoranti si stanno già organizzando con le prenotazioni e i lidi con gli abbonamenti”.
Sono state almeno una trentina le multe da 400 euro arrivate ai bagnanti assiepati sugli scogli e sotto il Palazzo degli Spiriti tra fine fase 1 e fase 2.
Si sta inoltre lavorando alla limitazione dell’accesso anche a Riva Fiorita, con l’attivazione delle telecamere della Ztl.