Auchan Napoli: Nessun accordo tra azienda e sindacati. L’ipermercato chiuderà a fine aprile. A rischio i lavoratori che continuano il presidio nei locali di via Argine.
Continua il presidio del lavoratori nei locali dell’ipermercato Auchan di via Argine. La chiusura è stata annunciata per fine aprile. Oggi si è tenuto l’incontro tra azienda e sindacato ma è terminato senza un accordo tra le parti. I responsabili dell’ipermercato, così come riferiscono fonti sindacali, hanno confermato che solo poco più del 50 per cento dei 138 addetti troveranno una nuova occupazione presso la nuova società che subentrerà al gruppo francese per gestire uno dei due piani dell’impianto di via Argine.
“Siamo delusi e preoccupati – afferma Luana Di Tuoro, segretaria generale della Filcams Cgil Campania – per il comportamento dell’azienda. I lavoratori di Auchan sono reduci da cinque anni di ammortizzatori sociali, non meritano di essere trattati in questo modo”. “La città – sottolinea Walter Schiavella, segretario generale della Cgil di Napoli – non può sopportare, ancora una volta, un colpo così duro. Rimarremo al fianco dei lavoratori di Auchan fino a quando non si costruiranno soluzioni che tuteleranno tutti gli addetti, diretti e indiretti, dell’azienda”.
“Oggi abbiamo portato la nostra solidarietà ai 149 lavoratori dell’Auchan di Napoli che sono stati colpiti da un’inaspettata procedura di licenziamento. I lavoratori a rischio, però, potrebbero essere molti di più se la cessione impattasse tutti i centri Auchan della Campania.
Nel corso della mattinata abbiamo incontrato i responsabili aziendali dell’ipermercato napoletano, tra cui il Dottor Capalbio che, subito dopo il nostro incontro, hanno interloquito anche con le organizzazioni sindacali regionali Filcams Cgil e Uiltucs a cui hanno illustrato la situazione, dando anche una prima informativa ai lavoratori. Come detto sia ai lavoratori che ai responsabili aziendali riteniamo questa vicenda emblematica della crisi della grande distribuzione in Campania e a Napoli e, soprattutto, troviamo inaccettabile che i rappresentanti sindacali e i lavoratori siano venuti a conoscenza di questa procedura dai giornali senza aver avuto alcuna comunicazione preventiva.
La situazione di Auchan è sintomatica della grande precarietà e flessibilità di questo settore, ma purtroppo anche della perdita di diritti che, negli ultimi anni, sta caratterizzando il mondo del lavoro. Infatti, dalla cessione del ramo di azienda, che dovrebbe andare verso un’importante catena campana, deriverà per i lavoratori, oltre al rischio della perdita di lavoro, la prospettiva di vedere azzerati i propri diritti e ridotta la stabilità lavorativa.
Questo rischio deriva della mancanza di clausole sociali che non consentono l’applicazione dei diritti fondamentali a partire dall’articolo 18. Nelle prossime ore ci attiveremo per far convocare un tavolo regionale con gli assessori competenti in grado di assicurare un sostegno concreto affinché Auchan rimanga sul territorio campano e, in ogni caso, fornire un’integrazione ai i lavoratori se l’azienda dovesse mantenere la cessione del ramo d’azienda”.