Le auto rubate venivano ‘cannibalizzate’ e le parti di ricambio messe sul mercato, anche attraverso la rete.
Auto rubate | I Carabinieri della compagnia di Pozzuoli hanno scoperto che in un capannone su via Pisciarelli da tempo vi era in opera un sito per lo stoccaggio di pezzi di ricambio per auto di illecita provenienza e che l’ingente materiale rinvenuto era in attesa d’illecita commercializzazione, sia a richiesta diretta che tramite offerte su siti internet.
Sono state denunciate per ricettazione in concorso 3 persone: un 42enne di San Giovanni a Teduccio già noto alle FFOO nonché un 22enne di Soccavo e un 26enne di Quarto sorpresi nel capannone.
Decisiva la segnalazione di una società che gestisce un sistema di controllo satellitare
La scoperta dopo la segnalazione di una società che gestisce un sistema di controllo satellitare e il rinvenimento di una costosa sportiva tedesca oggetto di furto.
Approfondendo la situazione i militari dell’arma hanno rinvenuto e sequestrato anche 4 motori di provenienza illecita: quello di due Lancia Y rubate al Rione Traiano e al Vomero e due Panda rubate a Volla e a San Gennaro Vesuviano.
Sono ancora in corso accertamenti per risalire alla provenienza di 108 altri propulsori di probabile provenienza furtiva. Nel frattempo sono stati inventariati 55 parabrezza, 176 sportelli e 118 portelloni, 106 scatole cambio, tetti e montanti, 68 tappezzere, 191 quadri strumenti e 157 stereo o navigatori stipati insieme a 213 centraline che provengono da Fiat, Land Rover, Mercedes, Bmw, Ford, Alfa Romeo, Volkswagen e Audi.
Sequestrati gli attrezzi usati per lo smontaggio dei veicoli e varie tute da lavoro.