Martedì scorso un’importante operazione della Polizia contro lo spaccio di cocaina ad Avellino e nei Comuni limitrofi ha portato a sei arresti (a conclusione di un’inchiesta avviata nel 2016). Le persone arrestate sono accusate di aver messo in piedi un’associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, prevalentemente cocaina, destinata a consumatori anche molto giovani del capoluogo irpino.
Tre delle persone arrestate si sono rifiutate di rispondere davanti al giudice, mentre gli altri hanno inteso fornire la loro versione dei fatti. Come riportato da “Il Mattino”, fondamentali ai fini investigativi sono state diverse intercettazioni telefoniche, nelle quali la sostanza stupefacente spesso veniva definita dagli indagati con termini alimentari, come “vino”, “olio”, “latte”, “cioccolata” e “gelato”.
Le stesse accuse sono state mosse nei confronti del gestore di un distributore di carburante con lavaggio annesso, nei pressi dello stadio Partenio, che per gli inquirenti utilizzava l’attività commerciale anche per smerciare la sostanza stupefacente fino al 2016 (data del suo arresto). Il legale di quest’ultimo, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha chiesto che al suo assistito vengano concessi i domiciliari presso una comunità terapeutica, dove si trovava al momento dell’esecuzione della misura cautelare.
Articolo pubblicato il: 13 Ottobre 2018 13:09