lunedì, Dicembre 23, 2024

Azar Nafisi, la scrittrice iraniana al Suor Orsola Benincasa

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Unisob: Azar Nafisi (testimone della rivoluzione iraniana e fresca vincitrice del premio Matilde Serao) ha tenuto una lezione presso l’ateneo partenopeo.

La scrittrice iraniana Azar Nafisi è stata ospite presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove ha tenuto una lezione. Dopo aver ricevuto il prestigioso premio Matilde Serao al teatro San Carlo, la scrittrice (nata a Teheran ma da anni residente negli USA) ha parlato presso l’Unisob del rapporto tra il suo Paese d’origine, l’Iran, e l’Italia. “Le nostre sono culture molto antiche. Io sono stata influenzata dall’Italia fin da quando ero molto piccola -ha dichiarato a “Il Mattino”- Amo il cinema di questo Paese, amo l’arte, la letteratura”.

Azar Nafisi (62 anni) è testimone e vittima della rivoluzione islamista iraniana della fine degli anni’70. Dopo aver studiato in Inghilterra, tornò nel suo Paese nel 1979 diventando professoressa di letteratura inglese. Nel 1981, però, fu espulsa dall’autorità religiosa per aver violato le norme vigenti in materia di abbigliamento. All’inizio degli anni’90 inizia la sua carriera di scrittrice che la porterà a scrivere capolavori come Leggere Lolita a Teheran e Le cose che non ho detto. A seguirla nella sua lezione c’erano professori, giornalisti, ma soprattutto ragazze. Ed è proprio a loro che si è rivolta con maggiore trasporto: “In Iran – continua la scrittrice- le donne stanno lottando contro delle leggi molto più oppressive. Nonostante questo, però, anche le donne italiane sono molto attive nella lotta”.

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