Ieri pomeriggio c’è stata una rissa a Baronissi, in cui cinque ragazzini sono stati aggrediti da loro coetanei. L’episodio, avvenuto nei pressi del centralissimo parco della Rinascita, ha visto un 14enne finire in ospedale con sospetta frattura del setto nasale. Fino a tarda sera i sanitari del pronto soccorso del Ruggi di Salerno hanno effettuato esami per verificare le condizioni del giovane, che ha ricevuto anche diversi colpi allo stomaco.
Come riporta “Il Mattino”, i cinque amici, tutti di Pellezzano, avevano chiesto ai genitori di accompagnarli a Baronissi per fare una passeggiata. Erano circa le 18 quando sono arrivati a destinazione, con le famiglie che li hanno lasciati lì tranquilli a giocare per poi tornare qualche ora dopo a prenderli. Tuttavia i genitori dei ragazzi sono ritornati al parco della Rinascita dopo appena mezz’ora, quando la mamma di uno di loro ha ricevuto una telefonata dal figlio, picchiato selvaggiamente da un gruppetto di ragazzi.
Dal racconto di Gianmarco, il quattordicenne ferito, tutto sarebbe iniziato per difendere il fratello dodicenne. Gli aggressori, infatti, avrebbero preso di mira il più piccolo dei ragazzi strattonandolo e prendendolo alla gola. Il fratello maggiore è intervenuto in sua difesa, ma ha avuto la peggio. È stato buttato a terra e preso a calci e pugni dal più grande del gruppo e altri due teppisti. Prima di raggiungere il pronto soccorso di Salerno, i genitori dei ragazzi aggrediti si sono fermati alla locale stazione dei Carabinieri, distante poche centinaia di metri dal luogo dell’aggressione, allertando i militari.
Come scritto sulla pagina Facebook del comune di Baronissi, i Carabinieri escludono che l’aggressione sia opera di una baby gang ma solo il frutto di una lite: “L’episodio occorso nel pomeriggio di domenica al Parco della Rinascita non è azione di alcuna gang. Si è trattata di una lite tra alcuni ragazzi tredicenni e conoscenti, scoppiata per futili motivi. Il sindaco Gianfranco Valiante ha appreso il reale svolgimento dei fatti questa mattina, nel corso di un colloquio telefonico con il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Mercato San Severino, Alessandro Cisternino, che ha smentito categoricamente che il fatto, pur preoccupante, potesse essere riconducibile ad una baby gang”.
Articolo pubblicato il: 6 Agosto 2018 11:14