Oltre un centinaio di persone hanno affollato lo scorso 24 luglio lo spazio antistante il Parco de Filippo a Ponticelli, a pochi passi dai roghi tossici che negli ultimi giorni hanno invaso l’aria est della città. “Una situazione che non viene affrontata dalla Municipalità, dal Comune e dalla Regione”.
Queste le parole di uno dei partecipanti che abita a pochi passi dal rogo dell’ ex bitumificio sito in via Agostino Nifo. “Sono 8 giorni che siamo chiusi in casa, non possiamo respirare – dichiara una ragazza -. Ci è arrivata una diffida della Polizia Municipale in cui ci invitava ad abbandonare le nostre abitazioni in quanto non potevamo respirare quei fumi perché tossici. Questi roghi sono tuttora accesi. Le istituzioni comunali e regionali non ci ascoltano”. Cosa brucia? Amianto, gomme, plastiche.
Tra le istituzioni presenti, il neo assessore al Verde e alla Qualità della vita del Comune di Napoli, Maria D’Ambrosio, il vice presidente della VI Municipalità, Gianluca Maglione, e altri esponenti del consiglio municipale. “Qui è necessario non isolare le questioni – dichiara uno degli esponenti della rete Napoli ZETA – Zone Est Tavolo Aperto – La vicenda dei roghi di Ponticelli va inserita in una questione più grande: quella di NapoliEst.
Bisogna mettere su un’unica grande vertenza “ambiente e salute”.
Per maggiori info consultare la pagina facebook Napoli ZETA – Zone Est Tavolo Aperto.
Articolo pubblicato il: 26 Luglio 2017 8:49