sabato, Dicembre 21, 2024

Caso Francesco Bellomo, il business dei corsi di formazione

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Magistratura: le recenti rivelazioni su Francesco Bellomo (indagato per estorsione) hanno portato alla luce la proliferazione di corsi a pagamento precedenti al concorso.

di Luigi Maria Mormone – Il caso riguardante il Consigliere di Stato Francesco Bellomo (indagato a Bari per estorsione), con al centro “particolari” richieste avanzate alle sue allieve (come l’obbligo di indossare gonne e tacchi a spillo), non hanno soltanto portato alla luce la sua scuola di formazione giuridica, denominata Diritto e scienza. Numerosi sono infatti in tutta Italia i corsi a pagamento svolti dai giudici per gli aspiranti alla magistratura, visto che l’accesso al concorso tanto agognato non avviene immediatamente dopo aver conseguito la laurea. Questa pratica va avanti da tanti anni, cosicché l’elevatissimo numero di corsi a pagamento per i giovani che si apprestano a sostenere l’esame per entrare in magistratura ha favorito lo sviluppo di numerosi istituti che si occupano della formazione degli aspiranti magistrati, con un giro d’affari milionario che arriva a coinvolgere gli stessi giudici.Caso Francesco Bellomo, il business dei corsi di formazione Come riportato da “Il Mattino”, questo “sistema” formativo è già noto a Roma, tanto che due anni fa il CSM vietò infatti ai giudici ordinari di svolgere questo genere di corsi attraverso una propria circolare (delibera poi ulteriormente integrata nello scorso mese di aprile in maniera stringente e lunga ben 21 pagine). Alcuni dei magistrati ordinari che tenevano i corsi avevano infatti preferito svolgere il concorso per entrare nella giustizia amministrativa, anche per evitare di scontrarsi con il rigido regolamento stilato dal Consiglio Superiore della Magistratura. Ci sono stati inoltre anche casi in cui i giudici hanno provato ad aggirare la suddetta circolare, come avrebbe fatto il sostituto procuratore di Rovigo Davide Nalin, implicato nella vicenda dei corsi organizzati da Bellomo e che ora è oggetto di un provvedimento disciplinare da parte del CSM: Nalin è stato infatti sospeso da funzioni e stipendio ed ora è addirittura a rischio radiazione.

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