Silvio Berlusconi ospite da Giletti sul La7 nella trasmissione Non è l’arena espone la sua opinione in merito alle prossime elezioni politiche spiegando in primo luogo per quale motivo è tornato in campo, pur nella consapevolezza di non poter ambire a un ruolo istituzionale: il nemico è oggi il Movimento 5 stelle, contro cui soltanto il centrodestra può fare argine. “Nel ’94 c’era il pericolo comunista, ora c’è un pericolo ancora più grave e cioè che vada al governo una setta pauperista, ribellista e giustizialista come il M5s che distruggerebbe l’Italia e gli italiani”, dice l’ex premier.
Non risparmia un commento al Pd di Matteo Renzi: “Renzi ora è accusato di aver portato il Pd al 21% per il suo cattivo carattere, ma ha un merito: ha chiuso con la tradizione comunista del suo partito, ma non ha dato un’anima al Pd che ormai è una scatola vuota che si riempie solo con aspirazioni di potere”.
L’ex premier Berlusconi ribadisce il suo primo punto del programma sulla riforma fiscale: “Con la flat tax pagheranno tutti, anche gli evasori ed elusori, lo Stato introiterà il 30% di più e avremo i soldi per aiutare i 15 milioni di poveri dando a ciascuno di loro un aiuto di dignità cioè di almeno 1.000 euro al mese”.
Giletti chiede a Berlusconi dei figli: “Ho cinque figli uno più bravo dell’altro. Sono più vicino a Marina ma sono stato molto fortunato. Marina è una persona speciale perché mi somiglia…E’ molto colta, legge tutti i libri che Mondadori pubblica. E’ una persona speciale, oltre che figlia per me è una sorella ed una madre. Mia madre è andata in cielo e lei ne ha preso il posto…”.
Poi si passa al calcio parlando del Milan: “Io non lo guardo più perché il modulo di gioco è contrario a tutti i miei principi calcistici con cui sono diventato il presidente più premiato della storia. Non hanno sentito i miei consigli. L’acquirente cinese con noi ha sempre mantenuto la parola”. E a chiudere: “La Juve riesce ad essere in testa, ma finora non ha vinto la Champions”.
Articolo pubblicato il: 21 Gennaio 2018 22:28