Berlusconi, giudice accoglie richiesta: l’ex premier torna candidabile
Silvio Berlusconi: il Tribunale di Sorveglianza di Milano cancella gli effetti della condanna per frode fiscale e riabilita il leader di Forza Italia (che quindi può candidarsi).
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, torna ad essere candidabile. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha infatti deciso la sua riabilitazione, che di fatto cancella tutti gli effetti della condanna del 2013, inclusa l’impossibilità di correre in caso di elezioni per 6 anni dopo una condanna (annullando quindi la Legge Severino). 5 anni fa Berlusconi era stato condannato in via definitiva per frode fiscale, nella vicenda dei diritti tv Mediaset: la condanna fu di 4 anni (di cui 3 coperti dall’indulto), scontata ai servizi sociali svolgendo attività di sostegno ai disabili presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano). L’istanza di riabilitazione relativa al processo per frode fiscale sui diritti tv Mediaset era stata depositata presso la cancelleria del tribunale di Sorveglianza di Milano lo scorso 12 marzo dai legali dell’ex premier, Niccolò Ghedini e Franco Coppi. Come prevedeva la condanna definitiva, l’ex presidente del Consiglio ha anche risarcito l’Agenzia delle entrate e questa era l’ultima condizione da rispettare per avanzare la domanda di riabilitazione che ha fatto decadere gli effetti della legge Severino. La sentenza potrà essere appellata dalla Procura di Milano, ma è già effettiva. Quindi, se si dovesse tornare a votare in estate, Berlusconi avrebbe ora la possibilità di tornare in testa alle liste elettorali di Forza Italia. Contro il divieto di ricandidarsi, l’ex premier ha fatto anche ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo (la sentenza è attesa nel prossimo autunno).
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.