Parte da lontano, al Teatro Augusteo, il nuovo spettacolo con Biagio Izzo, “Balcone a 3 piazze”. Sfruttando lo schema classico della commedia degli equivoci, la farsa scritta da Mirko Setaro e Francesco Velonà, con la regia di Pino L’Abbate, riporta in auge quei grotteschi fraintendimenti tanto cari a Plauto con i suoi “Menecmi” e a “Shakespeare” con “La commedia degli errori”.
Grazie ad uno stile narrativo frizzante e ad una serie di tematiche estremamente attuali, il lavoro porta tra il pubblico una carrellata di incomprensioni nate essenzialmente dall’’equivoco. Così, con la consueta forza scenica di Biagio Izzo in “Balcone a 3 piazze”, le gag ma anche le situazioni drammatiche, si susseguono a ritmo frenetico fino a produrre una comicità persino irruente.
Facendo leva sui suoi personaggi, sui colpi di scena e sulle sorprese, la commedia crea tutta una serie di momenti burleschi. Gli stessi che, portati alle estreme conseguenze, proiettano il pubblico nei meandri di una vicenda ricca di imprevedibili sfumature. Contando su di una funzionale compagnia completata da un trascinante interprete come Mario Porfito e ancora da Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale e Ciro Pauciullo, lo spettacolo che punta pure sulle musiche di Antonio Caruso, produce un intrigante divertimento.
O meglio, oltre due ore di spasso senza intervallo che, nel nascere dall’errore e nel generare confusione, offrono, tuttavia, una chiara visione della realtà dei giorni nostri. Per effetto di una tempesta che proprio come accaduto con il Covid provoca un isolamento forzato dei personaggi della storia, a prendere corpo nel lavoro di Setaro e Velonà, è un susseguirsi di smascheramenti in grado di danneggiare i meccanismi e le convenienze sociali.
Riproducendo lo stesso equivoco ampiamente utilizzato nella letteratura latina e nel teatro inglese, “Balcone a 3 piazzi” dapprima disegna le linee di una situazione caotica e poi, virando su di un lieto fine a metà, produce delle risate che diventano persino un elemento catartico.
Per effetto della sua lunga serie di situazioni fraintese e di bugie che si intrecciano fino al finale risolutorio, il lavoro pronto a fotografare le problematiche legate alle relazioni di coppia, all’amicizia e al rapporto con la buona sorte, alla fine sembra analizzare il più grande equivoco vivente di tutti i tempi chiamato essere umano. Con Biagio Izzo e suoi iconici momenti di divertimento e con gli altri attori che alla vigilia di un ipotetico Natale danno vita a dei personaggi divisi tra i drammi interiori, le tresche, i fallimenti e le cattiverie celate, “Balcone a 3 piazze” piace e convince.
Così come quando citando la massima di Seneca, “Il miglior navigatore si vede durante la tempesta”, Biagio nei panni di un certo Alfredo intento a riconquistare la moglie, dimostra la velleità di una messinscena dalla grande vocazione. Di una commedia tesa a trasformarsi, oltre che in un momento di risate, in un’occasione di riflessione sui difetti della nostra società e su quel caos che domina le nostre esistenze. Al Teatro Augusteo si replica fino a domenica 12 marzo.
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