Cronaca di Napoli: scoperto un sistema consolidato per cui si era creato un canale di smercio “alternativo” dei biglietti Unico Campania.
Scoperto un “mercato nero” dei biglietti Unico Campania, le cui schede di acquisto venivano falsificate, con contratti di compravendita “simulati”, per poi essere venduti a un prezzo inferiore per le strade di Napoli: una truffa da circa 300mila euro. Sulle indagini vige il massimo riserbo. Sembra comunque che ci siano 5 indagati, in un’inchiesta che punta a fare chiarezza su un asse tra il Comune (che si occupa dell’acquisto dei biglietti), Consorzio Unico Campania (che ne riceve gli ordinativi) e l’Ufficio distribuzione. Come riporta “Il Mattino”, sono state ricostruite le mosse di chi ha piazzato stock di biglietti a tabaccai, baristi, edicole di gestori amici, interessati ad acquistare biglietti alla metà del prezzo, lucrando sulla vendita finale al minuto. Tutto all’insaputa dei singoli passeggeri che si sono rivolti correttamente alle rivendite autorizzate. È accaduto per mesi, fin quando il Comune di Napoli si è accorto del buco di denaro provocato dall’acquisto dei biglietti da rivendere ai singoli esercenti. Sono dunque scattati gli accertamenti negli uffici del Consorzio e di Palazzo San Giacomo, oltre ad appostamenti all’esterno delle stazioni, che hanno fatto venir fuori un sistema consolidato, per cui si era creato un canale di smercio “alternativo”, con i biglietti che venivano regolarmente acquistati, stampati ma venduti a un prezzo inferiore. Al lavoro ci sono gli uomini della sezione di Polizia Giudiziaria del comando di Polizia Municipale, in stretto contatto col pool reati contro la pubblica amministrazione.