Sono stati 9 minuti interminabili quelli durante i quali un bambino di 12 anni e’ rimasto intrappolato sott’acqua all’interno di una piscina giovedi’ scorso. Siamo a North Myrtle Beach, nel South Carolina, all’interno dell’Avista Resort. E le immagini delle telecamere di sorveglianza riprendono due bambini intenti a giocare come tante volte capita di vedere nella vita. All’improvviso, pero’, il fatto che avrebbe potuto portare alla tragedia. Tutto avviene in pochi attimi. Tanti quanti ne bastano a uno dei due per avvicinarsi a una delle bocchette d’aspirazione dell’impianto e restarne incastrato con una gamba.
L’amico, dopo un iniziale tentativo di aiutarlo, decide di chiamare l’intervento degli adulti. Che accorrono intuendo la gravita’ del momento. Ma nulla sembra in grado di aiutarlo. E rieccoci a quegli interminabili 9 minuti, durante i quali viene praticata la respirazione bocca a bocca al piccolo per tenerlo attaccato alla vita.
Pratica rivelatasi fondamentale fino all’arrivo degli agenti di polizia, che in poco tempo, invece, riescono ad estrarre il 12enne. Non perdendo la calma, gli praticano un massaggio cardiaco, prima del trasporto in ospedale. Dove i medici comunicheranno a tutti come il ragazzino sia vivo. Pur senza particolari ulteriori dettagli.
A questo punto al vaglio degli inquirenti le dinamiche dell’incidente. Cosi’ da poter capire eventuali falle della sicurezza e anche come mai in quei 9 minuti non sia stata fermata la pompa di aspirazione prima dell’intervento della polizia.
Articolo pubblicato il: 26 Aprile 2018 17:26