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Bitcoin, in 24 ore gli investitori perdono 100 miliardi di dollari

I Bitcoin sono al centro di controlli e indagini da parte di governi e banche centrali. E anche Facebook ha deciso che non accetterà inserzioni per promuovere l’acquisto di moneta virtuale. Le quotazioni scendono fino a 8mila dollari, contro i 20mila di dicembre.

Ennesimo crollo delle quotazioni Bitcoin che arrivano a scendere sotto 8mila dollari per poi recuperare. Uno scivolone che ha contagiato tutte le monte virtuali che si possono acquistare, dall’Ethereum al Litecoin. Dopo un gennaio maledetto, con le quotazioni che scendono sotto gli 8.000 dollari perdendo fino al 16%: una sorta di venerdì nero per la principale criptovaluta, colpita da misure sempre più severe da parte delle autorità finanziarie di mezzo mondo. Gli investitori in criptovalute perdono 100 miliardi di dollari: tale il valore distrutto in sole 24 ore. Oggi il minimo toccato è di 7.614 dollari (-16%), per poi recuperare terreno a 8.600, comunque in calo di quasi 500 dollari (-12%) rispetto ai 9.094 di ieri.

Le autorità giapponesi hanno perquisito la sede della piattaforma online di criptovalute Coincheck, vittima settimana scorsa di un pesante attacco hacker che ha causato la perdita di circa 530 milioni di dollari. La verifica è stata condotta dall’agenzia governativa nipponica Fsa dopo che questa aveva concesso al sito di exchange tempo fino al 13 febbraio per indagare sulle cause dell’incidente, rafforzare la gestione del rischio e prendendo misure preventive. “Abbiamo deciso di condurre l’accertamento per garantire la conservazione dei beni degli utenti”, ha dichiarato il ministro delle Finanze giapponese, Taro Aso, in conferenza stampa.

In Italia, il Tesoro ha messo in consultazione uno schema di decreto

Di certo, alla fuga dal mercato contribuiscono non poco le pur prevedibili mosse delle autorità. In Italia, il Tesoro ha messo in consultazione uno schema di decreto che prevede che chi presta servizi relativi all’utilizzo della moneta virtuale debba comunicarlo al Ministero. In Giappone, dopo una perdita da mezzo miliardo di dollari tramite attacco informatico lo scorso weekend, la piattaforma per gli scambi Coincheck oggi ha ricevuto una visita a sorpresa delle autorità finanziarie per indentificare le cause della frode e verificare la vigilanza. Sono solo le ultime di una trafila di brutte notizie dopo il giro di vite deciso dalle autorità di Usa, Cina e Sud Corea. Per molti, la sensazione è che le criptovalute come sono conosciute adesso abbiano le ore contate: che la loro funzione sia destinata ad essere pesantemente ridimensionata viste le preoccupazioni per gli usi illeciti e la tracciabilità. E che il funzionamento, la creazione di moneta tramite il “mining”, sia ormai finito nel mirino delle autorità finanziarie globali che vi vedono una minaccia per il ruolo tradizionale delle banche centrali, titolari della politica monetaria. Del tema bitcoin si parlerà anche alla prossima riunione del G20: i governanti delle grandi economie del globo hanno raccolto gli inviti arrivati sia dalla Bce che dalle Fed (la banca centrale statunitense) per dotarsi di regole comuni. Quando di ritroveranno a fine marzo, cercheranno di trovare una intesa.

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Redazione

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