Categorie Economia e Lavoro

Bitcoin, le Borse Ue chiudono positive. La quotazione dell’oro è in salita

Le Piazze asiatiche sono riuscite a chiudere in rialzo nonostante la correzione di Wall Street, Tokyo ha guadagnato lo 0,2%.

I mercati europei riescono a chiudere positivi dopo la cautela dell’apertura, suggerita dalle incertezze sull’ennesimo rischi negli Stati Uniti del blocco delle attività dell’amministrazione che deve essere rifinanziato per legge.

Il Bitcoin, protagonista di una violenta correzione negli ultimi giorni, si è stabilizzato di nuovo sopra 11mila dollari. Ieri le criptovalute avevano recuperato terreno dopo le pesanti perdite dei giorni scorsi innescate dalle strette decise o allo studio indiversi Paesi, tra Cina, Corea del Sud, Francia e Usa. Infatti alla chiusura degli scambi le quotazioni erano in caduta libera per il Bitcoin: la criptovaluta era scesa sotto 10.000 dollari, ai minimi da novembre, in calo di quasi il 50% dai massimi record segnati a dicembre.

Continuano però a giungere nuovi indizi di un giro di vite sulle criptovalute della Banca centrale cinese: secondo una nota interna emessa mercoledì scorso dall’istituto che regola la politica monetaria di Pechino, i servizi di trading di criptovalute offerti dalle banche cinesi sono oggi “severamente proibiti” e gli istituti di credito devono prevenire che vengano usati i canali di pagamento per le transazioni in criptovalute.

Stamattina la Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi in leggero rialzo nell’ultima seduta della settimana, nonostante la correzione degli indici azionari statunitensi e in vista di maggiori indicazioni dalla stagione delle trimestrali in Giappone. L’indice Nikkei ha segnato una variazione appena positiva dello 0,19%, a quota 23.808,06. Sul mercato dei cambi lo yen si è portato poco sotto un valore di 111 sul dollaro, mentre è stabile sulla moneta unica, intono a quota 135.

Come accennato, ieri a Wall Street aveva condizionato il rischio di uno shutdown, la paralisi del governo federale che potrebbe scattare domani alla mezzanotte a Washington, le sei del mattino di sabato in Italia. I legislatori devono trovare un accordo per continuare a finanziare, anche solo temporaneamente, la pubblica amministrazione.

Il prezzo del petrolio è in calo, dopo i dati di ieri sulle scorte settimanali Usa. Le scorte sono in calo ma pesa l’aumento della produzione Usa. Al Nymex il Light crude Wti cede 70 cent a 63,25 dollari e il Brent cala di 72 cent a 69,52 dollari al barile. La quotazione dell’oro è in progresso dello 0,34% in Asia a 1.331,63 dollari per oncia.

(fonte La Repubblica)

Articolo pubblicato il: 20 Gennaio 2018 0:26

Redazione

2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.