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Blue Monday: quest’anno coincide con la giornata degli abbracci

A Gennaio il  Blue Monday, rappresenta il giorno più triste della stagione invernale. Ma quest’anno è coinciso con la ‘giornata degli abbracci’.

Gennaio è spesso associato alla tristezza in particolar modo il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, che cade sempre il terzo lunedì del mese.

Il 21 gennaio si celebra anche la giornata degli abbracci

Ad identificare il blue monday, nel 2005, fu il dottor Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff, con una formula matematica che incrociava alcune variabili come il meteo, il calo di motivazione dopo le Feste e la crescente necessita’ di darsi da fare, un giorno che genera il cosidetto winter blues, la depressione invernale.

La conferma arriva anche da una recente ricerca, “Vita ed Energia: i bioritmi degli italiani”, condotta da Astra Ricerche e promossa da Almond Board of California, secondo cui l’inverno è la stagione in cui gli italiani si sentono più scarichi, con meno di uno su cinque che dichiara di sentirsi al top delle energie in questo periodo dell’anno e un 44% che viaggia con le batterie cariche per metà o anche meno.

Tuttavia, qualche accorgimento si può adottare per contribuire a recuperare energie e buon umore, suggeriscono gli esperti: come fare dell’attività fisica, uscire con gli amici o concedersi qualche sfizio a tavola.

Può aiutare anche cambiare la dieta inserendo alcuni nutrienti che possono ridurre la stanchezza, come ad esempio le mandorle che contengono niacina (vitamina B3), acido folico, ferro, riboflavina (vitamina B2) e magnesio; o uova e cereali integrali, che contengono sostanze che aiutano la produzione dell’ormone del benessere nel nostro cervello, la serotonina.

Gli abbracci, spiega l’esperto Francesco Bruno dell’Università Sapienza di Roma, autore insieme a Sonia Canterini di ‘La scienza degli abbracci’ (Franco Angeli), sono un toccasana per la salute: rilasciano ormoni salutari come l’ossitocina, riducono i livelli di stress percepiti e misurati oggettivamente (con la riduzione del principale ormone dello stress, il cortisolo), fanno bene alla salute cardiovascolare, difendono dalle infezioni e sono infine in grado di sprigionare emozioni positive.

Gli abbracci fanno bene al cuore

Gli abbracci hanno un sacco di benefici ce ne servono 8 al giorno per mantenerci in salute: praticamente sono una medicina naturale ed avere una relazione soddisfacente è un fattore positivo di energia e protezione per la psiche e la salute del corpo.

Diciamo che l’abbraccio infonde sicurezza e tanta serenità, migliora anche la nostra autostima. E’ la manifestazione ultima di qualcosa di più grande, manifestazioni con le quali ci si ammala di meno, cura l’ansia e stimola l’ossitocina che è l’ormone dell’amore ed ha davvero poteri curativi.

È un toccasana soprattutto per la salute dei più piccoli che, se non ricevono sufficienti abbracci pare possano accusare ritardi nel camminare, nel parlare e nel leggere. Inoltre abbassa la pressione perché il contatto fisico manda un segnale al cervello tramite il nervo vago e mantenendola nei valori della norma; calma le paure e fa bene al cuore.

Articolo pubblicato il: 22 Gennaio 2019 7:30

Patrizia Zinno

Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.