Il Consiglio di Stato, pronunciandosi con un’ordinanza, ha ritenuto condivisibili i motivi di ricorso fatti valere da Gefil – Gestione Fiscalità Locale Spa, società controllata da Corvallis, contro l’affidamento diretto da parte della Regione Campania ad ACI – Automobile Club d’Italia della gestione del Bollo Auto in Campania.
Gefil ha sedi operative a Padova, Verona e Napoli e una specializzazione ventennale nella gestione delle entrate tributarie e patrimoniali degli enti locali. L’azienda svolge a livello nazionale attività di riscossione, di incasso e di supporto per enti locali, enti pubblici o privati e aziende ed è coinvolta in progetti avanzati in ambito smart city.
Il Consiglio di Stato, riconoscendo che “la collaborazione tra amministrazioni non può trasformarsi in una costruzione artificiosa che ha l’effetto di eludere le norme sulla concorrenza in tema di affidamenti pubblici”, rileva che l’affidamento diretto operato da Regione Campania a favore di ACI non rispetta le condizioni necessarie per poter giustificare l’omissione della gara pubblica. La sentenza evidenzia che “sotto la veste di un partenariato pubblico-pubblico pare celarsi l’affidamento di un servizio secondo lo schema dell’appalto o della concessione e che dovrebbe, dunque, presupporre il previo espletamento di una gara pubblica”.
“E’ una pronuncia storica – dichiara Vincenzo Serio, presidente Gefil – poiché si chiarisce che l’affidamento dei servizi di riscossione e di gestione del bollo auto devono avvenire in una situazione di libero mercato e non di monopolio. Attendiamo ora la decisione della Corte di Giustizia europea ma l’ordinanza del Consiglio di Stato costituisce già un segnale importante per tutte le aziende del settore che hanno investito negli anni in tecnologia e risorse umane e che, finalmente, potranno proporre alle Regioni le proprie soluzioni con sicuri risparmi di risorse pubbliche, a tutto beneficio dei cittadini”.
Articolo pubblicato il: 9 Agosto 2019 10:29