La situazione di incertezza dopo il voto nella formazione di un governo, pesa anche sulle borse. Mediaset male dopo il risultato di Forza Italia.
Il risultato elettorale pesa sulla Borsa di Milano e sullo spread mentre nel resto d’Europa i mercati azionari entrano in territorio positivo beneficiando del via libera dell’Spd al governo con Angela Merkel. L’esito delle urne non era atteso dai mercati nei termini in cui si e’ materializzato e gli investitori, come riporta l’agenzia askanews, prevedono un periodo di volatilita’.
Dopo una partenza in forte calo, con il Ftse Mib che perdeva il 2% nei primi scambi, la Borsa di Milano si e’ poi stabilizzata riducendo le perdite a -1%. Il giorno dopo il via libera dell’Spd a una Grosse Koalition in Germania, Francoforte resta negativa (-0,2%), ma riduce le perdite rispetto all’apertura. Vira in positivo Parigi, che sale dello 0,1%, mentre Londra guadagna lo 0,4%. In Piazza Affari restano sotto pressione Mediaset, che perde il 4,7%. Pagando un calo dovuto soprattutto al deludente risultato di Forza Italia e al suo possibile ruolo di secondo piano nelle alleanze politiche per formare il nuovo governo.
Sotto pressione le banche che scontano l’incertezza politica. Nel complesso il comparto cala del 2,3%, trascinato da Bper che scende del 4,3%, Ubi del 3,8%, Intesa del 2,6% e Unicredit del 2,8%. Banco Bpm è stata sospesa al ribasso ed è rientrata in perdita del 4,7%. Mps giù del 2%. Salgono invece Leonardo (+0,5%) e Tenaris (+0,96%).
I risultati delle elezioni, senza un vincitore assoluto, condizionano anche lo spread tra Btp e Bund tedeschi. Che dopo essersi portato sopra i 150 punti base, si riduce e torna sotto la soglia dei 140, a 136 punti. Il rendimento del titolo a 10 anni del Tesoro e’ in calo all’1,98%.
Come riporta Il Sole 24 Ore “alla luce dei risultati, per il momento parziali, delle elezioni italiane, che hanno evidenziato una vittoria del Movimento 5 Stelle ma una situazione parlamentare in cui nessun partito o coalizione ha una maggioranza netta per governare, si va verso «lunghi negoziati, che potrebbero portare a un aumento della volatilità degli asset italiani». Secondo Ubs, «un’ampia coalizione sarebbe ben recepita dai mercati, perché si potrebbe tradurre in una stabilità politica e disciplina fiscale», mentre «ripetere le elezioni potrebbe prolungare l’incertezza e pesare sugli asset italiani e pesare sulla percezione dei mercati del rischio Italia». Secondo gli analisti, «il mercato azionario italiano non ha prezzato l’incertezza elettorale, ma gli yield attuali dei titoli di Stato suggeriscono che è stato incorporato un certo rischio politico». Per Ubs un’alleanza anti-establishment tra M5S e Lega, che insieme avrebbero la maggioranza, «sarebbe lo scenario peggiore per i mercati, ma appare improbabile a causa delle differenze tra i programmi».”.