Sequestri di botti illegali a Napoli dove per sfuggire ai controlli gli ordigni esplosivi venivano nascosti all’interno di autovetture parcheggiate nelle immediate adiacenze degli esercizi commerciali adibiti alla vendita di articoli pirotecnici e venivano prelevati solo su specifica ordinazione degli acquirenti.
In particolare i finanzieri del gruppo pronto impiego di Napoli, in due distinti interventi, hanno individuato due attività commerciali che proponevano per la vendita materiale pirotecnico illegale, sequestrando 429.715 pezzi tra cui oltre 3.200 manufatti artigianali del tipo petardo, non convenzionali, denominati “cobra, cipolle e trac” e aventi le caratteristiche di vere e proprie bombe.
Sottoposti a sequestro tutti i pezzi rinvenuti, 429.715, mentre tre responsabili sono stati arrestati.
Controlli del gruppo carabinieri forestali, tra Napoli e provincia, in 42 attività tra pescherie, macellerie, ditte di produzioni artigianali di dolci e supermercati: in particolare verifiche su prodotti ittici surgelati, panettoni artigianali, castagne, frutta secca e dolci.
Diciassette sanzioni amministrative comminate per un controvalore di 15.000 euro. La maggior parte ha sanzionato la mancanza di tracciabilità dei prodotti. Nove i sequestri amministrativi di merce. Una denuncia penale per frode in commercio, cioè una falsa indicazione di provenienza su alcune carni ovi-caprine. I controlli sono stati effettuati anche dai militari del Cites e del Nipaaf (nuclei investigativi di polizia ambientale ed agroalimentare e forestale).
Articolo pubblicato il: 22 Dicembre 2018 13:18