Oggi si è svolto il consiglio comunale monotematico di Pozzuoli, lunedì 14 aprile 2025, al quale hanno partecipato il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, il Capo della Protezione Civile nazionale, Fabio Ciciliano, il Capo della Protezione Civile della Campania, Italo Giulivo, il commissario straordinario di Governo per l’attuazione degli interventi pubblici per i Campi Flegrei, Fulvio Maria Soccodato.
“Ai Campi Flegrei la deformazione del suolo continua con lo stesso andamento dal 15 marzo 2025: con un sollevamento di 2 centimetri al mese centrato al Rione Terra di Pozzuoli, e con la stessa forma, con andamento a campana, che si attenua velocemente allontanandosi dall’area di massima deformazione. Anche la sismicità sta continuando ed è in linea con il processo in superficie di deformazione crostale, di una crosta di 3-4 km, con qualche terremoto a volte leggermente più profondo”. Ha dichiarato Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
I dati sulla situazione del bradisismo sono aggiornati a stamattina. “Sono dati satellitari – ha precisato Di Vito – Noi abbiamo 37 stazioni operanti sul territorio, integrate da mareografi. Se il processo di deformazione crostale continua, dobbiamo aspettarci altra sismicità. È un dato di fatto, dimostrato da un processo fisico ben noto. Non facciamo previsioni di terremoti, ma sappiamo che se continua anche l’altra evidenza del forte degassamento nella zona di Solfatara-Pisciarelli e quello sottomarino significa che il processo è ancora in corso con una intensità simile a quella dei mesi precedenti. La sismicità si raggruppa in sciami che a volte si manifestano con eventi più forti, come la scossa di magnitudo 4.6 del 13 marzo scorso, che è il maggiore avvenuto da quando abbiamo una rete strumentale così fitta e sensibile”.
Al momento, però, ha spiegato Di Vito, non c’è rischio di eruzione. “Nei bollettini dell’Osservatorio Vesuviano abbiamo precisato che l’attuale situazione nel breve termine non ci dà indicazioni di progressione di fenomeni peggiorativi”. Questa valutazione viene effettuata sulla scorta dell’analisi del sistema multiparametrico nel suo insieme, che tiene conto delle misurazioni di vari sistemi: misure di flussi dal suolo, rilevamento termico, tiltmetriche, gravimetriche. “Le nostre valutazioni – ha concluso Di Vito – sono discusse e comunicate tempestivamente, come è stato anche per l’episodio di una emissione maggiore di Co2, immediatamente attenzionata e che continuiamo a monitorare”.
Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, infine, ha voluto esprimere “vicinanza alle istituzioni e alla popolazione che sta soffrendo per questa crisi che si prolunga. Tutti i colleghi dell’Osservatorio stanno svolgendo un gran lavoro e ringrazio anche loro. Non è facile convivere con un fenomeno con cui spesso i miei colleghi operano, sentendo il terremoto e facendo al contempo le comunicazioni nel minor tempo possibile e nel miglior modo possibile. Con orgoglio, posso dire che il direttore della Protezione Civile di Kagoshima, in Giappone, durante una visita di qualche giorno fa all’Osservatorio Vesuviano, grazie ad un agreement con la Regione Campania, si è meravigliato della forte presenza di reti avanzate e meccanismi di analisi estremamente avanzati”.