NAPOLI – “Il bullismo e gli atti di criminalità si combattono con gesti concreti. Per questo motivo il ricavato della seconda edizione di ‘Corri contro la violenza’, la maratona di solidarietà che si terrà a Napoli 9 giugno prossimo, sarà devoluto a favore Manuel Bortuzzo per contribuire alle sue cure riabilitative. Il giovane atleta, colpito alla schiena da un proiettile, parteciperà alla maratona e con noi saremo le sue gambe”.
Lo ha detto Maria Luisa Iavarone, presidente della associazione culturale Artur, intervenendo alla terza tappa di @scuolasenzabulli2019, promossa dal Comitato Regionale delle Comunicazioni della Campania, presieduto da Domenico Falco, presso l’auditorium S. Croce dell’Istituto Comprensivo ‘Nazareth’.
“Il contrasto alla violenza e ai dilaganti episodi di bullismo e cyberbullismo – ha aggiunto – deve essere compiuto dal ‘basso’ con azioni di sensibilizzazioni dirette e mirate a bambini e ragazzi, perché siano ‘agenti’ di cambiamento sociale a partire dai loro genitori con cui possono condividere un uso moderato dei social media”.
Per il consigliere regionale Bruna Fiola, “una prima risposta concreta sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è stata fornita con l’approvazione di una legge regionale ‘ad hoc’. Poi, è molto importante chiedere a genitori e nonni di controllare con particolare attenzione l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione da parte dei giovanissimi per impedire che possano ‘cadere’ nei pericoli della rete”.
Secondo Marco Iannelli, capo segreteria del direttore per Servizio Ispettivo, Registro e Corecom dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, “è fondamentale che i ragazzi, nativi digitali, acquisiscano la consapevolezza che il web è una grandissima risorsa d’informazione e comunicazione ma che va utilizzata con estrema attenzione, soprattutto senza svilire i rapporti umani”.
Francesca Recano, psicologa-psicoterapeuta, vicepresidente dell’associazione Giunone, ha sottolineato che “i ragazzi devono fare rete e utilizzare gli strumenti che scuola mette loro a disposizione tra queste la ‘peer education’, l’istruzione tra pari, per favorire le relazioni interpersonali nel momento di costruzione dell’identità”.
All’incontro sono intervenuti anche Umbertina Picano, ispettore capo della Polizia delle Comunicazioni, Giuseppe Giorgio, assistente capo della Polizia postale e Vera Masella, docente e referente per il bullismo dell’istituto.
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