giovedì, Dicembre 26, 2024

Bullismo, Nasti: Educare i giovani  a uso corretto di “rete” e smartphone

Lo ha detto il direttore del servizio ispettivo dell’Autorità per le Comunicazioni che ha partecipato alla sesta tappa di @scuolasenzabulli 2019 promossa dal Corecom Campania presso l’Istituto Comprensivo “Europa Unita” di Afragola

- Advertisement -

Notizie più lette

Federica Giorgio
Federica Giorgiohttps://www.2anews.it
Giornalista - iscritta alla Federico II al corso di Laurea di Culture Digitali e Comunicazione

Sesta tappa di @scuolasenzabulli 2019, la campagna contro bullismo e cyberbullismo promossa dal Corecom Campania.

AFRAGOLA (NA) –  “Bisogna lavorare e insistere sulla motivazione dei ragazzi, per affrontare la realtà difficile che devono affrontare una volta fuori dalla scuola secondo le regole del diritto e della convivenza civile”. Lo ha detto Ivana Nasti, direttore del servizio ispettivo dell’Autorità per le Comunicazioni che ha partecipato alla sesta tappa di @scuolasenzabulli 2019, la campagna contro bullismo e cyberbullismo promossa dal Corecom Campania, presieduto da Domenico Falco, presso l’Istituto Comprensivo “Europa Unita” di Afragola.

“Il Corecom Campania sta facendo un lavoro di eccellenza è molto importante effettuare incontri mirati nelle scuole della regione per incontrare giovani, insegnanti e famiglie – ha proseguito Ivana Nasti –  e affrontare tematiche importanti quali l’educazione all’uso corretto della ‘rete’ e dei dispositivi elettronici (smartphone e pc) che sono il futuro”.

“Ho accolto con entusiasmo l’iniziativa del Corecom in una scuola della mia città, perché rappresenta un elemento di riflessione su una tematica molto delicata”, ha sostenuto Claudio Grillo, sindaco di Afragola. “Attraverso un linguaggio idoneo per i giovani – ha aggiunto – è possibile trasferire i segnali di preoccupazione sul fenomeno del bullismo con le conseguenze che ne derivano, indicando le riposte efficaci”.

Secondo Maria Rosaria Alfieri, psicologa e criminologa “Dobbiamo partire dalla prevenzione, i ragazzi devono essere educati al rispetto di se stessi e poi degli altri. Non si nasce bulli né delinquenti lo si diventa, ma moltissimo fa la famiglia, i ragazzi quando arrivano a scuola hanno già dei modelli educativi familiari da cui provengono ed è lì che bisogna impegnarsi e fare rete”.

Per Bruna Fiola, consigliere regionale, “è necessario recuperare i valori del rispetto e dell’amore. La presenza delle istituzioni consente di aiutare chi lavora con estrema difficoltà in territori particolarmente difficili inviando un segnale:  non è più solo a combattere, anzi può contare su tutto ciò che il Consiglio Regionale mette a disposizione a favore dei ragazzi e delle loro famiglie”.

“Nella lotta al bullismo la partecipazione dei giovani è fondamentale soprattutto in termini di prevenzione”, ha rimarcato Antonio Scamardella, psichiatra e dirigente sanitario.

“Gli studenti oggi hanno tutte le capacità per collaborare fattivamente segnalando a docenti e parenti i casi sospetti – ha evidenziato – e contribuendo a evitare quelli che potrebbero essere epiloghi spiacevoli per i loro compagni e per loro stessi.

Fabiola Del Deo, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Europa Unita’, “ritiene che  l’evento del Corecom, organizzato in un quartiere di periferia come quello delle ‘Salicelle’ di Afragola, arricchisce le esperienze di vita degli alunni,  permette una maggiore visibilità alle risorse migliori e ai talenti della scuola che non sono diversi dagli altri ma, talvolta, hanno una marcia in più”.

Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti il capitano Francesco Filippo (comandante  della Compagnia  dei Carabinieri di Casoria), il maresciallo maggiore Carmine Antinori (stazione dei Carabinieri di Afragola), Claudio Aletta (vicequestore della Polizia postale e delle Comunicazioni), Severino Spiezia (sovrintendente della Polizia postale).

Ultime Notizie