Blitz contro il clan Vanella-Grassi. Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha oggi eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di sette persone a conclusione di indagini della Direzione Distrettuale Antimafia in relazioni ad ipotesi di reato (associazione di stampo mafioso, estorsione, illecita concorrenza, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti).
Contestualmente, sono stati sottoposti a sequestro preventivo beni per un valore complessivo di oltre dieci milioni di euro, tra cui undici società, diversi immobili, svariati automezzi ed un’imbarcazione; beni che, sulla base degli elementi finora raccolti, risulterebbero direttamente o indirettamente collegati alle predette attività delittuose.
I provvedimenti scaturiscono da complesse indagini condotte su alcuni affiliati di spicco del clan Vanella-Grassi, storicamente attivo nell’area nord di Napoli, dapprima satellite del gruppo criminale dei Di Lauro, quindi confluito nel cartello scissionista degli Amato-Pagano, sino a diventare autonomo e potente clan dopo la sanguinosa faida del 2012-13 che ne ha segnato la vittoriosa contrapposizione agli Abete-Abbinante.
In base alle investigazioni, Antonio Mennetta, considerato capo dell’organizzazione camorristica Vanella-Grassi, sebbene sottoposto al regime detentivo del 41 bis, ha mantenuto saldo il controllo dell’organizzazione e delle sue strategie di reinvestimento dei profitti delle relative attività delinquenziali in società operanti soprattutto (ma non solo) nel settore della vigilanza privata e in quello immobiliare. L’espansione commerciale delle imprese riferibili al clan risulta proiettata anche nei settori d’impresa collegati all’emergenza sanitaria da COVID-19, risultando l’acquisizione di incarichi nel campo della sanificazione dei locali.
IL COMUNICATO DELLA GUARDIA DI FINANZA DI NAPOLI
Articolo pubblicato il: 20 Maggio 2020 11:26