I carabinieri del nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimenatre e forestale hanno ispezionato un’officina meccanica a Caivano. L’officina era gestita da una società di riparazione e manutenzione di macchine industriali con sede a napoli il cui rappresentante è un 50enne di casalnuovo.
L’attività, hanno accertato i militari, era priva delle autorizzazioni in materia di gestione di rifiuti, emissioni in atmosfera, scarichi dei reflui e sicurezza sui luoghi di lavoro. Trovati materiali per un totale di quasi 200mila euro.
In particolare non c’erano le autorizzazioni per i locali. Inoltre questi non erano salubri per lavorarci né sicuri sotto il punto di vista della normativa anti-incendio.
I rifiuti non venivano annotati sul registro di carico e scarico né c’era traccia dei formulari per lo smaltimento. Assenti anche le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera dei cannelli da taglio e della saldatrice.
I carabinieri hanno sequestrato, nella parte del locale in cui si esercitava l’attività, un’idropulitrice, una cappa aspiratice, 2 bombole di ossiacetilene. E ancora: un compressore, un tornio, un trapano, una pressa, una vasca interrata colma di liquidi risultanti dai lavaggi e numerosi fusti di rifiuti liquidi pericolosi.
Il sequestro ammonta a circa 200mila euro. Il gestore è stato denunciato per deposito di rifiuti speciali nel luogo di produzione, emissione in atmosfera senza autorizzazione, omessa tenuta del registro di carico e scarico per rifiuti pericolosi e sanzionato per oltre 12mila euro.
Articolo pubblicato il: 5 Ottobre 2019 16:25