Vince la Roma 2-1 con le reti di Zaniolo e Veretout su rigore. Accorcia Milik che colpisce anche una traversa nel giorno in cui ci si accorge che il VAR funziona ed anche bene…
Ambiente demoralizzato dopo i fattacci di mercoledì con i tre, dico tre rigori non concessi al Calcio Napoli. Società sul piede di guerra che decide di andar, insieme ad Ancelotti dal giudice per il ricorso nel tentativo di veder cancellata la squalifica. Squadra che, vista la prestazione offerta all’Olimpico decide di non giocare o, per lo meno, di far vedere il peggio di sè.
Delle tre cose, l’unica accettabile è lo sconforto di una piazza già scippata dello scudetto due anni fa ed ormai abituata non solo a subìre ma addirittura ad essere umiliata sul proprio campo da interpretazioni illogiche e contrarie al regolamento. Il dubbio che sia tutto deciso, la voglia di allontanarsi da questo schifo indicibile, è forte in gran parte della tifoseria partenopea. E ci può stare.
Quello che invece è inaccettabile è il lassismo della squadra in campo, mai concentrata, mai cattiva, con l’impressione che i tre punti dovessero essere dati a chi sbagliava di più.
La società, pur nella sua giusta battaglia contro il sistema arbitrale, avrebbe dovuto imporre all’allenatore di stare vicino alla squadra data l’importanza della partita.
Ed invece no e diventa tutto sbagliato e difficile da commentare.
Vedi il Calcio Napoli contro l’Atalanta e ti convinci di essere di fronte ad una grande squadra; vedi il Calcio Napoli contro la Roma e pensi che stai osservando un’altra squadra, una di quelle che non hanno più nulla da chiedere al campionato e che aspettano la fine della stagione avendo già raggiunto i suoi risultati.
Koulibaly e Manolas sbagliano impostazioni ed anticipi, Mario Rui (unica attenuante al rientro) lascia la fascia senza presidio e non aiuta in fase offensiva; Zielinsky corre senza mai trovare una posizione in campo che possa essere determinante; Insigne nullo; Mertens evanescente; Callejon irriconoscibile su una fascia che aveva bisogno dei suoi inserimenti. Milik, pur impegnandosi e realizzando il gol della speranza, si divora di testa il possibile pareggio.
Poi ci si mette la sfortuna e questo gioco del calcio che, adesso come adesso, sembra voler prendersi beffe degli azzurri: traversa di Milik, palo di Fabian Ruiz e… dulcis in fundo due rigori fischiati alla Roma per falli di mano di Callejon e Mario Rui. Il VAR funziona benissimo e Rocchi se ne avvantaggia. Nulla da dire sulle decisioni dell’arbitro: tutto giusto ed inopinabile… oggi. E ripeto a gran voce: oggi…
Addirittra Rocchi ferma il gioco (sul 2-0) per cori razzisti. Incredibile! Abbiamo capito che anche questa regola si può applicare dopo che in Inter Napoli dello scorso anno non solo Koulibaly fu bersagliato dai Buu razzisti ma fu anche espulso per le proteste.
Torniamo alla cronaca: Ancelotti schiera così il Calcio Napoli:
Meret, Koulibaly, Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui; Callejon, Fabian Ruiz, Zielinsky, Insigne, Mertens e Milik.
Dopo qualche schermaglia iniziale con tiri di Kluijvert e Callejon, la Roma approfitta di un atteggiamento remissivo del Calcio Napoli.
Al 18′ il vantaggio della Roma che sfrutta i soliti errori della difesa del Calcio Napoli
Lancio sulla fascia destra con Spinazzola che viene lasciato libero da Mario Rui. Incocepibile che gli azzurri prendano un contropiede dalla Roma all’Olimpico senza neppure aver perso palla! Spinazzola serve Zaniolo che ha tutto il tempo di stoppare, dribblare, guardare la porta e scagliare in faccia a Manolas e Koulibaly un tiro che si infila sotto la traversa.
Al 22′ ci prova Kolarov e Meret compie il solito ottimo intervento.
Al 26′ Callejon stoppa in area il pallone con la mano: il VAR (stavolta efficiente!) ferma il gioco ed assegna il rigore.
Bravissimo Meret che a mano aperta para il rigore di Kolarov
Si sveglia il Calcio Napoli e senza nessun sussulto particolare o foga agonistica, riesce ad impensierire una Roma per niente irresistibile.
Al 28′ Di Lorenzo di testa costringe Smalling ad un difficile salvataggio sulla linea.
Al 40′ grande occasione per il Calcio Napoli: su cross di MErtens Milik non schiaccia e colpisce solo la traversa. Sulla respinta Zielinsky calcia dal limite e colpisce il palo.
Al 43′ bel servizio di testa di Callejon per Mertens che da buona posizione spara alto.
Finisce un primo tempo che, almeno per le occasioni, fa sperare in un recupero.
La ripresa si apre con l’ennesimo fallo dim ani in area di Mario Rui al 54′.
Stavolta Veretout non sbaglia: è il 2-0 per la Roma
Il Calcio Napoli non reagisce: oggi davvero in campo non si nota nessuna voglia di impegnarsi!
I cambi di Ancelotti cercano di scuotere gli azzurri: al 57′ fuori uno spento Callejon per Lozano; al 64′ fuori Mertens e dentro Llorente.
Al 71′ bello spunto di Lozano che serve Milik per il gol del 2-1
Ci si aspetta un arrembaggio finale con dentro anche Younes per Insigne ma l’unico tiro, ennesimo specchio di questo periodaccio, è al 91′ di Zielinsky, fuori di pochissimo.
Neppure la fortuna aiuta il Calcio Napoli anche se oggi l’eventuale pareggio, per quello che si è visto e l’impegno profuso, sarebbe stato non meritato.
Insigne a fine partita si è scusato per la pessima prestazione: direi il minimo che un capitano possa fare.
Ora addirittura il quarto posto è lontano 4 punti: incredibile! Per quanto si posa essere sfortunati o per quanto ci si possa sentire bastonati dall’applicazione unilaterale delle regole, questa classifica è figlia soprattutto dell’incapacità di questo gruppo di essere mentalmente vincente, dell’assenza in quasi ogni partita della capacità di far capire all’avversario che la superiorità si dimostra in campo e non sulla carta.
Mancanza di personalità: in effetti è difficile trovare calciatori del Calcio Napoli che si ergano a veri capitani e portino la croce in campo. Ruiz è bravissimo ma è troppo giovane per chiedergli di guidare i ritmi; Allan lotta ma non ha grande tecnica, Insigne vive di momenti, Koulibaly vorrebbe spaccare tutto… ma al momento è un danno per l’intero reparto difensivo. Si salvano, anche oggi, Di Lorenzo (poche colpe), Meret e Milik che, almeno, continua a segnare.
Come uscire da questa situazione? Come riconquistare un quarto posto che è vitale per le casse della società? Come riprendere in mani le redini di un gruppo che troppo spesso si bea in una luce che, personalmente, non abbiamo quasi mai visto.
Tocca al presidente ed all’allenatore dare una scossa, anche forte.
Se i tifosi, giustamente, si sentono presi in giro dalla federazione e dall’AIA, i calciatori non possono presentarsi in campo con questa mentalità: il calcio è il loro lavoro, quello per cui vengono pagati e le scuse non bastano per giustificare troppe prestazioni insufficienti.
Martedì c’è il Salisburgo: con una vittoria il Calcio Napoli conquisterebbe gli ottavi di Champions. Un risultato importante ma che non cancellerà le amnesie di un campionato che chiede rispetto almeno nelle prestazioni…