La serenità e la capacità di rispondere alle domande senza mai sembrare in difficoltà o nervoso fa parte, probabilmente, della normalità per un allenatore come Ancelotti, abituato alle più grandi piazze europee.
Lontano dall’andare “fuori le righe” come era solito fare Sarri, il neo allenatore del Calcio Napoli, anche oggi a Dimaro, dispensa complimenti, serenità e fiducia nel gruppo.
Da sottolineare, soprattutto le belle parole sulla capacità del gruppo di impegnarsi con un impegno ed una voglia di apprendere tipico dei giovani calciatori.
Belle parole anche per Rog, Inglese, Callejon, Hamsik e Maksimovic
Ecco l’intera intervista dell’allenatore del Calcio Napoli:
“Abbiamo lavorato bene. Il primo bilancio è positivo perché abbiamo trovato un’ottima struttura e organizzazione. Tutto funziona alla perfezione, grande cortesia e gentilezza da parte di tutti, anche in hotel. Il campo di allenamento è sempre stato in perfette condizioni. Poi c’era la passione della gente, grande entusiasmo. Abbiamo trovato l’ambiente ideale per lavorare.
E’ soddisfatto del gruppo? Vero, abbiamo lavorato bene, il gruppo è sano, ha molte conoscenze, ha qualità. Oltre gli infortuni di Meret e Zielinski non ci sono stati intoppi. Sono tutti a disposizione e credo che questo periodo sia stato molto utile perché il lavoro fatto è stato ben assimilato e positivo”.
Soddisfatto del parco attaccanti? “Non ho ancora visto Mertens, ma in generale non solo gli attaccanti ma tutta la rosa che ho a disposizione è di qualità, competitiva, giovane, volitiva, con grande qualità anche fisica. Le impressioni che avevo, positive, sono state confermate in questo ritiro. Questo mi dà molta fiducia per quest’anno”.
Sorteggio campionato, subito tutte le prime. Per la Juve invece no. “Si tratta di casualità, il campionato è fatto di 38 partite e le affronteremo tutte prima o poi. L’unica cosa è che saremo pronti dalla prima”.
Litigi con De Laurentiis? “Non abbiamo mai discusso”.
Impatto sui tifosi? “Intorno alla mia figura ci sono grandi aspettative, questo è normale, ma devo dire che ho trovato un grande ambiente, non solo per quello che riguarda i giocatori ma per tutti quelli che lavorano per il Napoli. Sono persone capaci, si lavora molto bene perché è stato costruito un ambiente familiare. Fino ad ora mi sono divertito e quando mi diverto sono anche pericoloso (ride, ndr)”.
Rumors Cavani? “Sono voci che nascono in ogni mercato, poi ci si prepara a quello di gennaio. Ma io ho dei giocatori fantastici e ho la fortuna di poterli allenare, perciò i giocatori delle altre squadre non mi interessano”.
Terzino e terzo portiere non sono ancora arrivati… “Ci sono situazioni che stiamo valutando con la società, insieme, poi decideremo. Non abbiamo emergenza, la squadra è ben fatta e il mercato chiude il 17 agosto. Ci sarà ancora qualche movimento da fare e, nel caso, lo faremo con molta calma e serenità”.
Giudizio su Inglese, può far bene a Napoli? “Può far molto bene, è un ragazzo umile, modesto, lavoratore, nutriamo grande fiducia in lui. Lo scorso anno ha fatto molto bene, per lui vale il discorso di tutti: c’è concorrenza, si dovrà giocare il posto con gli altri perché c’è tanta qualità”.
Allan terzino è una possibilità per il futuro? “In questo periodo l’abbiamo fatto perché erano amichevoli e non avevamo giocatori a disposizione. Allan è disponibile a farlo, ma non è un’idea che ho. L’unico giocatore che ha cambiato posizione è Hamsik che mi sta dando molte soddisfazioni, così come Insigne centravanti arretrato, ma lui deve stare nel posto dove sa giocare”.
Callejon? “Lo vedo bene, sta facendo bene, sono molto contento di lui, gli ho dato una soluzione in più: è un esterno fantastico, attacca benissimo la profondità. Agli esterni chiedo qualche volta di entrare dentro al campo ma non voglio cambiare ruolo ad uno che è tra i migliori lì nel suo ruolo, il migliroe ad attaccare alle spalle. Gli ho dato una soluzione in più che sta facendo, ma senza alterare le sue caratteristiche principali che ci servono”.
Chi è stato il migliore al karaoke? “Io (ride, ndr)”.
Il Napoli si è avvicinato alla Juve? “Non so, in questo periodo è difficile dirlo, noi abbiamo la rosa al completo, loro non ancora in attesa dei Nazionali che hanno fatto il Mondiale. Ma è difficile fare paragoni e non mi interessa neanche farli, sono focalizzato sulla mia squadra, che mi piace molto”.
Rapporto con De Laurentiis? “E’ un piacere lavorare con lui, si parla poco di calcio ma di tante altre cose. Ha grande cultura, uno dei miei hobby è il cinema e parlarne con lui è una bella esperienza. L’ambiente è molto sereno, motivato, c’è voglia di crescere. Ho letto che sarei venuto a Napoli per richiedere giocatori top, invece sono qui perché mi piace il progetto di questo club e voglio aiutare a fare crescere questa squadra nei prossimi anni”.
Contento di essere tornato in Italia? “Molto, soprattutto per la lingua: è un sollievo tornare a parlare in italiano con giocatori e staff. E’ un sollievo. L’esperienza all’estero è stata positiva, irrinunciabile, ma con la lingua straniera non riesci a mostrare le tue emozioni, con la tua lingua sì. Tante volte è più importante mostrare un’emozione che una questione tattica”.
Mercato diverso dopo il sorteggio? “No, siamo pronti alla prima di campionato, proseguiamo su questa strada”.
Rog? “Ha strapotere fisico e quindi sarà utilizzato in quella posizione, da centrocampista. La fortuna è che abbiamo sei centrocampisti più Grassi, che conoscevo poco e mi ha sorpreso in positivo. Abbiamo giocatori di corsa, qualità, aggressivi, abbiamo un reparto molto vario e sfrutterò al massimo tutte le qualità”.
Quanto ci vuole per diffondere la mentalità vincente? “Difficile rispondere, è importante avere tutti lo stesso obiettivo. La mentalità vincente si costruisce giorno per giorno in un ambiente ideale, dove tutti sono motivati e danno il loro contributo”.
Quando sarà il Napoli di Ancelotti? “Forse quando perdiamo… (sorride, ndr) ma il Napoli è di Napoli, dei tifosi, della società. Questa è una squadra con alle spalle un lavoro fantastico nel quale cerco di mettere le mie conoscenze”.
Maksimovic meglio sul centro-destro? “Non ha problemi. Sono soddisfatto, è un difensore eccellente, completo elastico, veloce, può giocare sia centro desta che centro sinistra, forse si adatta meglio sul centro-destra per abitudine e caratteristiche”.
Mertens? “Arriva il 6 agosto e credo possa fare 45′ in amichevole l’11 agosto. Lui è attaccante, può giocare in tutti i ruoli dell’attacco”.
Hamsik regista, differenze con Diawara? “Ho pensato che quella fosse la sua posizione, non impongo nulla, lui è felice di fare quel ruolo. Ha esperienza, sembra abbia giocato sempre lì in carriera, ci può dare qualità e ampiezza, cambi di gioco, verticalizzazioni. Diawara è su quella linea con freschezza, ottima posizione in fase difensiva. Nella qualità del gioco è abituato a giocare corto ma sta velocemente imparando a giocare anche lungo”.
Hamsik come risponde tatticamente? Sarà il perno del centrocampo? “Non forzo un giocatore a cambiare, ne abbiamo discusso e lo sta facendo con entusiasmo. Non sarà il perno del centrocampo, ma solo perché abbiamo sei centrocampisti per me di ottimo livello e li utilizzeremo tutti. A fine anno non voglio avere giocati sfiancati e altri demotivati per il poco utilizzo. Voglio avere tutti freschi e motivati”.
Paragoni con altri suoi gruppi allenati? “Questo è un gruppo diverso da quelli che ho allenato, non posso fare paragoni. Così giovane e fresco dal punto di vista fisico non l’avevo mai trovato. Se l’anno scorso dovevo fare allenamento col misurino, ora lo faccio come vogliamo noi, con grande intensità e così si cresce velocemente. Prossimo step? Vincere le partite”.
Milik quanti gol può segnare? “L’ho visto bene, sta lavorando, non ha problemi. Se lo valutiamo oggi ha un difetto di condizione rispetto a chi ha cominciato prima la preparazione, ma non ha problemi fisici, è motivato, si allena bene. Non so quanti gol farà e non mi interessa, mi interessa segni il Napoli. E poi, oltre ad essere goleador, Milik maneggia bene la palla, la protegge bene, sarà utile anche in fase di costruzione”.
Giudizio sui tifosi a Dimaro? “Ho trovato un pubblico che mostra passione ed educazione, mai nessun problema, abbiamo lavorato con tranquillità. Non avevo l’abitudine di lavorare con gente allo stadio ma c’è stata correttezza”.
Sorpreso dagli striscioni contro ADL? “Mi sorprendono un po’ le contestazioni, questa è una società che negli ultimi dodici anni ha fatto passi da gigante e li ha fatti grazie al presidente, capace di costruire una società di gente capace con giocatori bravi e giovani senza spendere follie e questo gli va riconosciuto, è un dato oggettivo. Non soggettivo”.
Per De Laurentiis le priorità sono terzino e portiere esperto, sono anche le mie? “Le priorità non sono mie o del presidente o del ds, ma la priorità è di un gruppo che discute e prende decisioni insieme”.
Articolo pubblicato il: 28 Luglio 2018 13:53