L’eliminazione del Calcio Napoli dalla Europa League ad opera dell’Arsenal ha provocato contestazioni nei confronti del presidente della squadra azzurra, Aurelio De Laurentiis. Il patron, presente al San Paolo per la sfida con gli inglesi, è stato oggetto di pesanti critiche da parte di entrambe le curve dello stadio di Fuorigrotta.
Con gli ultras non è mai corso buon sangue, e le contestazioni sono di gran lunga aumentate negli ultimi anni (tanti gli striscioni apparsi anche per le vie della città). Su tutti, sono svettati i cori “Vinci solo tu” (riferito a un calciomercato ritenuto non sufficiente né in estate né a gennaio) e “La senti questa voce” (con successiva parolaccia). Il rapporto è dunque ai minimi storici, visto che tali cori sono arrivati spesso anche in caso di vittorie della squadra (come domenica scorsa a Verona).
Va comunque detto che gran parte dello stadio e degli “internauti” non si sono mostrati d’accordo con le contestazioni nei confronti di ADL, da 15 anni al timone del club azzurro dopo il fallimento del 2004, quando, come ricorda lui stesso, gli fu consegnato “un pezzo di carta”, poi portato a tre trofei e a 10 anni consecutivi in Europa (col rimpianto degli ultimi due scudetti solo sfiorati).
Nel mezzo di queste contestazioni c’è mister Carlo Ancelotti, che continua a difendere l’operato della società e a conservare fiducia per il futuro, con la speranza di consolidare il secondo posto in campionato e, soprattutto, di una prossima stagione in cui conquistare quei trofei che agli azzurri mancano dal 2014 (quando il Napoli di Rafa Benitez conquistò Coppa Italia e Supercoppa).
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