“Sarri uno di noi”, questo lo striscione esposto ieri nella Curva B dello stadio San Paolo dai tifosi del Napoli che all’ingresso delle squadre in campo hanno intonato in coro “Mister Sarri uno di noi”. Il tecnico del Napoli, prima di sedersi in panchina, si è rivolto alle tribune applaudendo e ringraziando il pubblico. Una presa di posizione forte degli oltre 40.000 tifosi dopo le dichiarazioni del presidente De Laurentiis che aveva avuto parole dure nei confronti di Sarri perché non ha sfruttato a fondo la rosa. Ma non è bastato solo l’incitamento al tecnico. Infatti, a tutto ciò, va aggiunto anche che i tifosi hanno intonato cori contro il patron, tra cui “fuori i milioni”.
“Al presidente non devo replicare niente: mi ha fatto vivere un’avventura straordinaria che è quella di allenare la squadra che tifavo da bambino”. Molto più diplomatico nelle parole, forse meno nelle espressioni, il tecnico del Calcio Napoli, Maurizio Sarri a Premium cui ha detto qualcosa anche sul suo futuro. “Se sto riflettendo? Non certo per quello che ha detto il presidente: anche se dovessi rimanere qui so che De Laurentiis un’esternazione del genere ogni tanto la farebbe, sono abituato, non ci rimango male. Mi dispiace se non è contento, io ho la coscienza a posto”.
“Svantaggioso non giocare in contemporanea? Certo non è lo stesso, ma – ha proseguito – noi dobbiamo crescere, essere mentalmente più forti e non farci condizionare dai risultati dei nostri avversari. Siamo una squadra che deve essere sempre al cento per cento, appena smettiamo un po’ sembriamo lenti: non dobbiamo mai abbassare i ritmi, altrimenti diventeremo leggibili dagli avversari”, ha concluso.
Articolo pubblicato il: 7 Maggio 2018 14:33