La telenovela di questi ultimi giorni sta per concludersi con un finale amaro per i tifosi del Calcio Napoli. Kalidou Koulibaly, il giocatore simbolo della squadra azzurra, è a un passo da trasferimento al Chelsea.
Il club londinese (la cui proprietà è recentemente passata dal russo Roman Abravomic all’americano Todd Bohely) si aggiudicherà il possente difensore senegalese per ben 40 milioni di euro, ovvero l’unica cifra per cui la società di Aurelio De Laurentiis si sarebbe seduta a trattarne la cessione.
La notizia è emersa nel caldo pomeriggio di ieri, martedì 12 luglio, soprattutto dopo le voci incessanti dall’Inghilterra sull’affare, confermate anche da Romain Collet-Gaudin, giornalista di Eurosport Francia e InfoSportplus, che ha riportato su Twitter le parole dello stesso calciatore: “Chelsea? Lo confermerò più avanti, ma siamo sulla buona strada”. Come se non bastasse, il magazziniere del Napoli, Tommaso Starace (grande amico di Kalidou), ha postato un indizio sui social, pubblicando su Instagram una sua foto insieme al difensore senegalese.
Ma è stato lo stesso tecnico toscano, ieri sera nell’incontro con i tifosi a Dimaro, a salutare il suo pupillo con grande sincerità: “Io preferisco sempre Koulibaly a tutti, lui come calciatore del Napoli ha la media punti più alta, con lui in campo abbiamo fatto più punti. Se dovesse scegliere di andare via non finiremo mai di ringraziarlo per l’aiuto e tutto quello che ci ha dato quest’anno. È una persona bravissima, è il poker di K perché quest’anno sarebbe anche Kapitano. Se sceglierà cose differenti gli augureremo il meglio possibile, perché lui se lo merita tutto. Guai a chi gli dirà qualcosa se dovesse fare scelte diverse”.
Si parla del coreano Kim (Fenerbahçe), del serbo Milenkovic (Fiorentina) e del laziale Acerbi (campione d’Europa con l’Italia). Un dato è però certo: non sarà facile raccogliere l’eredità di uno dei difensori più forti del mondo, attaccatissimo alla gente di Napoli e attivissimo anche nel sociale, capace di lasciare un grandissimo ricordo sia in campo che fuori.
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