Il presidente del Calcio Napoli senza freni nei confronti dell’ambiente partenopeo, difende l’operato della società e chiede tempo (“due mesi”) per poter vedere il lavoro fatto dal neo tecnico Ancelotti (“il genio del calcio”).
“Resteremo competitivi, abbiamo solo un problema, il cambio di allenatore. Qualunque allenatore arriva nuovo in una societa’, deve combinare quello che era il gioco precedente con il suo modo di giocare”. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, rispondendo alle critiche dei tifosi per i risultati negativi del club nel precampionato.
“Se avessimo cambiato tutta la squadra – ha spiegato – avremo fatto una squadra a immagine del nuovo tecnico ma sarebbe servito comunque tempo per farla crescere. I calciatori sono con noi da anni, e ultimamente hanno assaporato il giocare in un certo modo, con la difesa in un certo modo, con certi movimenti che ci hanno invidiato, con il sarrismo. Ora Sarri non c’e’, il sarrismo si puo’ conservare per quanto conservabile, ma bisogna compendiarlo con quanto vuol fare Ancelotti. Mettere in dubbio le capacita’ di Ancelotti, vuol dire non capire nulla di calcio. Bisogna dargli tempo, a lui servono due mesi di tempo. Ancelotti e’ il genio incontestabile del calcio, perche’ ovunque e’ andato ha fatto bene, ora volete che non faccia bene al Napoli? Ma bisogna dargli quei due mesi di tempo per entrare nella testa e nei meccanismi dei giocatori. Se quelli che vengono allo stadio vogliono fare solo i contestatori, contestino pure”.
De Laurentiis, che di recente ha acquistato anche il titolo del Bari, finito tra i dilettanti, ha replicato a chi lo accusa di farsi distrarre dal club pugliese: “Il Bari – ha detto – e’ nella serie dilettanti, figuriamoci se noi siamo distratti dal Bari. Ma poi sono due realta’ totalmente diverse. Il Bari e’ un’entita’ dalle grandissime opportunita’ ma che e’ stata maltrattata, cercheremo di darle una raddrizzata. Siamo l’unica squadra che e’ in Europa da nove anni, secondo uno studio olandese quella che e’ cresciuta di piu’ negli ultimi anni. Ma non vendiamo piu’ maglie, perche’ a Napoli c’e’ il gusto del pezzotto (la merce falsificata, ndr), vogliono spendere i miliardi di euro per comprare i giocatori, ma poi si fanno il pezzotto, spingono ai tornelli per entrare in piu’. Loro contestano De Laurentiis, ma io contesto loro”.