Juve-Napoli e’ finita solo in tarda notte, anzi alle prime luci di un’alba che non voleva proprio saperne di arrivare. Quasi come a non voler lasciar andare a dormire i giocatori e i tifosi del Calcio Napoli. Tutti uniti in un unico grande abbraccio che ha avvolto un popolo intero. Quando il signor Rocchi, arbitro del match dell’Allianz Stadium, si e’ portato il fischietto alla bocca per decretare il termine della gara, e’ cominciata la festa. Quella che ha portato le lancette del tempo avanti fino a Capodanno. Con fuochi d’artificio, gente per le strade, una fiumana azzurra che ha collegato tutti i quartieri della citta’.
Da Fuorigrotta al Vomero, dalla Sanita’ a San Giovanni. Fino a Capodichino. Li’ dove sono arrivati i giocatori con Maurizio Sarri. Quel comandante entrato, con tutti i suoi ragazzi, ormai gia’ nella storia del Calcio Napoli e di Napoli. Comunque vada, tutti napoletani di adozione, perche’ capaci di una stagione da applausi. Che non solo e’ ancora viva. Ma e’ ancora tutta da scrivere. Magari con una penna tutta azzurra, che ieri e’ stata presa in mano da Koulibaly sul filo di lana.
Proprio quando nessuno ci credeva piu’. Proprio quando le speranze sembravano ridotte in frantumi. Poi ci ha pensato lui. Il gigante del Senegal, che e’ volato in cielo e ha ripreso la Juve per la coda. Riportando il Calcio Napoli a -1 e facendo esplodere la festa dell’intera citta’. Che adesso non vuole smettere di sognare. Di crederci. Che questa mattina si e’ svegliata ripensando alle immagini di una notte infinita. Che non e’ mai stata cosi’ azzurra.
Articolo pubblicato il: 23 Aprile 2018 10:24