Calcio Napoli: La storia continua. E non finisce qui

Era il 20 Maggio del 2012: finale di Coppa Italia Napoli Juventus. Al 64’ l’arbitro assegna un calcio di rigore al Napoli. Sul dischetto va Edinson Cavani.

Aurelio De Laurentiis viene ripreso, in quel momento dalle telecamere. Mani sul volto: preferisce non vedere: preferisce che sia il boato della gente a fargli capire se quel pallone entrerà in rete oppure no per poi riaprire gli occhi.

Il Calcio Napoli quel 20 maggio aveva la possibilità di alzare una Coppa dopo 22 anni; i tifosi del Calcio Napoli avevano la possibilità di gridare e liberare tutta la passione dopo due decenni di umiliazioni, campetti di periferia e giornate trascorse a guardare gli altri che vincevano.

Il Presidente quel giorno, al momento del rigore chiuse gli occhi come fecero molti di noi.

E’ il momento di riaprirli Presidente! Sì, adesso, dodici anni dopo quel rigore, adesso che sono trascorsi venti anni dall’acquisizione del Calcio Napoli, adesso che il Calcio Napoli ed i suoi tifosi hanno riconquistato la loro dignità ma soprattutto adesso che in bacheca non ci sono solo gli scudetti di Diego Maradona ma c’è anche quello del 2022 firmato Aurelio De Laurentiis.

E’ ancora presto per fare un bilancio: ci attendono ancora anni importanti che, probabilmente, accresceranno la bacheca del Calcio Napoli; però all’uomo che ha avuto una visione programmatica, all’uomo che non è mai sceso a compromessi con niente e nessuno, all’uomo capace di vincere, convincere e divertire mantenendo il bilancio societario in attivo non possiamo fare altro che tributare il nostro applauso ed il nostro ringraziamento.

E’ il momento di riaprire quegli occhi, Presidente: è il momento di sorridere ed essere soddisfatti. E’ il momento di sentire la folla che urla e gioisce; è il momento di  capire quanto questa città è tutt’uno con la sua squadra di calcio e quanto, tra mille problemi quotidiani ed una Italia che non ha mai capito le potenzialità dell’intero Meridione, quegli undici ragazzi in pantaloncini erano, sono e saranno il giocattolo più desiderato  grazie al quale poter sognare di primeggiare.

Grazie Aurelio per questi venti anni. Grazie per aver fatto capire ad una città intera che la vittoria si può costruire con la serietà, con l’onestà, con le idee ed ovviamente con la passione.

Cavani, quel 20 maggio del 2012 realizzò il rigore: il Napoli tornò a vincere ma, in verità, il calcio a Napoli è tornato a vincere 20 anni fa quando un imprenditore, Aurelio De Laurentiis, acquistò la società dopo il fallimento.

Auguri Presidente: la storia è già stata scritta ma, come oggi recita la pagina del Calcio Napoli, la storia continua. Ad Maiora.